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Mandatoriccio (Cosenza) - Saper discernere i 'veri' dai falsi profeti


di DON MICHELE ROMANO - Nella Storia della Salvezza, incessantemente, il Signore, ha cercato e trovato sempre, uomini particolarmente sensibili alla sua voce, e li ha inviati per "Rivelarsi", e per indicarci la via del ritorno a Lui, dopo ogni peccato! Sono i "veri" Profeti ("Pròs": A favore di; e "Femì": parlare forte, gridare!). Il Profeta, dunque, è un uomo che "grida" il messaggio di Dio all'uomo, perché possa convertirsi e ritornare a Lui. Quanti però, arbitrariamente, ieri come oggi, e certo, non per mandato divino, ma solo per propria presunzione, si sono arrogati il diritto di proclamare, con le proprie parole, i loro personali annunci, facendoli passare quali messaggi divini. 
È l'innumerevole ed interrotta schiera dei "falsi" profeti, che hanno infestato il campo del Signore, come la gramigna che si intrufola nel buon grano! Infatti, tanta gente, ancora oggi, tante persone semplici, ingenue e sbandate, subiscono l'arte della seduzione, dei tanti maghi, chiromanti, presunti veggenti, medium, ecc., che li "attirano" con l'arte della seduzione. Ecco perché Gesù, ci ammonisce: "Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci" (v 15). La veste di pecora, propina l'immagine della mansuetudine, e poi, nondimeno, posseggono un linguaggio altamente persuasivo, soprattutto per gente poco illuminata dalla Fede, ed incapace di "guardare dentro", scoprire, cioè, che sotto quelle mentite spoglie, si nasconde un autentico "lupo rapace"! Non sono Pastori, bensì ladri e mercenari, che abbindolano la povera gente, per derubarli e distruggerli. Ma Gesù ci ha offerto un grande criterio di scelta e discernimento: "Dai loro frutti - dunque - li riconoscerete" (v 20). Proprio come i Farisei al tempo di Gesù: "Essi dicono e non fanno" (Mt 23, 3b). Si presentano con la "pretesa", di parlare in nome di Dio, ma non fanno altro che salvaguardare i loro interessi ed il loro protagonismo. Il Signore, invece, ci invita a "portare frutto, come ogni albero buono, diversamente saremo tagliati e gettati nel fuoco" (v 19).
Ci sostenga, in questo, il "Santo Timor di Dio", per essere riconosciuti dai "fatti", e non dalle sole "parole": "Non chi dice Signore Signore..., Ma chi fa la volontà di Dio, entrerà nel Regno dei Cieli" (Mt 7, 21). La Fede autentica, si riconosce attraverso le opere, si ricorda San Giacomo: "Mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede" (Gc 2, 18b).Tuttavia, ahimè, "falsi profeti", possiamo esserlo anche noi tutti: in casa, in Chiesa, sul posto di Lavoro, quando riduciamo la Fede, alle sole belle parole, ma non viviamo una vita coerente, ed in piena sintonia col Vangelo. Che Dio ci perdoni! Auguro a tutti, una serena e santa giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 25/06/2025

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