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Don Agostino De Natale, parroco della parrocchia “San Giovanni Calybita” di Caloveto, parla della presenza delle suore nel piccolo centro della Trionto come di “un tesoro prezioso da custodire”. D’altronde, le suore, oggi, non sono presenti in tutte le realtà territoriali. Un’espressione, quella del parroco, per sottolineare con forza la valenza delle religiose all’interno di un paese. “Dal 2009 – ha spiegato don De Natale - la comunità di Caloveto è custodita e custodisce la presenza silenziosa e ben operante delle suore compassioniste serve di Maria, dedita completamente all’esperienza pastorale all’interno della vita parrocchiale”. Infatti, nella vita quotidiana della parrocchia, il parroco è sistematicamente affiancato da una comunità religiosa femminile che lavora per le attività pastorali che vengono programmate. Un’azione sinergica. Una cooperazione vera. Concreta. Un lavoro che porta ottimi risultati. La comunità delle suore è guidata da Suor Emily, di origini filippine, affiancata da Suor Beatrice e Suor Feby, entrambe di origine indonesiane. Oltre alle attività catechistiche, liturgiche e della Caritas, la superiora coltiva da anni la passione musicale ed avendo conseguito il diploma in canto sacro presso la Scuola “De Victoria” in Roma, è maestra di organo per i giovani e i ragazzi che per la prima volta incontrano una tastiera ed è maestra di canto del coro parrocchiale. Quest’ultima esperienza ha visto degli ottimi risultati nello scorso concerto di Natale, realizzatosi a Scala Coeli e Caloveto, con l’esecuzione di pezzi importanti quali il Gloria di Antonio Vivaldi e la difficilissima Ave Maria di Tommaso Ludovico De Vittoria, gioiello della polifonia rinascimentale. “La comunità delle suore a Caloveto – ha commentato don Agostino De Natale - è un vero lievito che fermenta la massa. Tutti, in vari modo, ricevono i frutti della loro presenza, a partire dal parroco e negli anni questo rapporto va sempre più consolidandosi e crescendo. Tutto per la gloria di Dio”.