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Mandatoriccio (Cosenza) - La numerologia biblica: il numero 7


di DON MICHELE ROMANO - La Bibbia usa moltissimo i numeri, oltre che per la quantità che indicano, anche in senso simbolico. Con questo simbolismo numerico, nel Testo Sacro, si intende l'uso biblico di un numero, per indicare una realtà non- numerica: o per esaltare caratteristiche qualitative, di realtà umane, o di Dio stesso, o per indicare intervalli temporali. L'origine culturale di questo linguaggio simbolico, riconoscibile in tutta la Sacra Scrittura, è spesso affine alla tradizione Mesopotamica, e di altri popoli dell'Antico Vicino Oriente, senza escludere interpretazioni successive, testimoniate anche nel mondo Ellenistico, dove, tuttavia, è stata elaborata una certa "mistica" del numero, scadendo, in certi casi, in una forma sterile di "Idolatria" simbolica (Un pò come succede anche a tanti oggi, "succubi" di oroscopi, tarocchi, maghi e chiromanti!). Noi, invece, cercheremo di meglio comprendere ed approfondire i principali numeri, usati nella Bibbia, in senso simbolico. Oggi iniziamo con l'approfondimento del numero 7. Nel mondo semitico, il numero 7 indica la totalità, la completezza, in quanto esso rappresenta la somma dei quattro punti Cardinali (Nord- Sud- Est-Ovest) e delle tre sezioni in cui il mondo era concepito dagli antichi (Cielo- Terra-Inferi).
In riferimento a Dio, ne sottolinea l'eternità e la perfezione. Così, Dio creò il mondo in "sette" giorni: "Dio nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò" (Gen 1,1-2, 4a). Così Giacobbe, innamorato di Rachele, figlia minore di Làbano, gli disse: "Io ti servirò sette anni per Rachele..., Così Giacobbe servì sette anni..., e gli sembrarono pochi giorni, tanto era il suo amore per lei" (Gen 29, 18- 20). Giuseppe, schiavo in Egitto, interpreta i "sogni" del Faraone (sette vacche grasse e sette magre..., sette spighe piene e belle, e sette spighe secche e vuote), come un messaggio
divino: così vi furono sette anni di abbondanza in tutto l'Egitto, seguiti da sette anni di carestia (Gen 41, 25-31). Il 7 è un numero, che anche nella Religione Cristiana, è stato sempre considerato carico di spiritualità e di misticismo, legato alla ricerca della verità e alla perseveranza. Simbolo di completezza e di perfezione, associato non solo ai giorni della Creazione, ma anche ai "sette doni dello Spirito Santo". Sia sui testi Ebraici dell' Antico Testamento, e su quelli Greci del Nuovo Testamento, riscontriamo sempre la stessa caratteristica numerica: il numero 7. Sono tanti i contesti storici, documentati nella Bibbia, in cui esso, è collocato. Non solo i "sette" anni di abbondanza e carestia in Egitto, al tempo di Giuseppe, ma anche quando gli Israeliti conquistarono Gèrico, Giosuè, figlio di Nun,
convocò i Sacerdoti, e disse loro: "Portate L'Arca dell'Alleanza: sette Sacerdoti portino "sette" trombe di corno d'ariete, davanti all'Arca del Signore.
E marciarono intorno alla città per "sette" giorni" (Gs 6, 6ss); Ogni 7 anni in Palestina, la terra non veniva lavorata (veniva chiamato Anno Sabbatico, perché la terra doveva "riposare"), e dopo "sette" cicli di "sette" anni, il cinquantesimo Anno, era l'Anno del "Giubileo"; Quando Naamàn, capo dell'esercito del re di Siria, si ammalò di lebbra, il Profeta Elisèo, lo mandò a bagnarsi nel fiume Giordano, per "sette" volte (2Re 5, 1-19); Il Re Salomone, impiegò "sette" anni, nella costruzione del Tempio, e la sua inaugurazione durò "sette" giorni (1Re 7, 38); Fino a "Settanta volte sette", è il numero di volte che Gesù dice a Pietro, di perdonare un suo fratello (Mt 18, 22); Quando, poi, un giorno, Gesù sfamò una folla di quattromila uomini, portarono via i pezzi avanzati: "sette" sporte piene" (Mt 15, 37). Nel libro dell'Apocalisse, tutto si svolge attorno al numero "Sette": Sette Chiese, sette candelabri, sette sigilli, sette trombe, sette coppe, sette stelle, sette spiriti. Riconosciamo pertanto, in tutto questo, non solo la frequenza, il modo particolare, ma soprattutto, l'importanza del numero 7 nella Bibbia, come "firma Divina", sigillo della sua Parola, garanzia della sua autenticità, "segno" che nessuno potrà mai cancellare, perché denota la straordinaria libertà di espressione, che Dio ha lasciato agli Scrittori Ispirati, senza che ne fossero consapevoli. Questo numero,  il 7, è stato scelto personalmente da Dio, è impresso in tutte le sue forme in modo accurato, e non casuale: vedi la Luce ( ha "Sette" colori); la Musica (Sette Toni interi); il corpo umano (che si rinnova ogni "sette" anni), ecc.! Contemplando questo mistero fascinoso, auguro a voi tutti, una serena giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 19/01/2024

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