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Corigliano Rossano (Cosenza) - Il Consiglio comunale dei ragazzi di Corigliano Rossano ha l’Arcivescovo


Momenti di ordinaria bellezza, speranza, condivisione. Il consiglio comunale dei ragazzi di Corigliano Rossano ha incontrato S.E. l’Arcivescovo di Rossano Cariati Mons. Maurizio Aloise. L’incontro era stato fissato da tempo, ma si è arricchito di nuovi contenuti a seguito della preziosa lettera di denuncia e sprono scritta dal Padre Arcivescovo all’indomani dell’efferato delitto avvenuto in città. I ragazzi sono stati accolti nella Sala degli Stemmi, assieme ai genitori e volontari dell’Associazione Insieme e della Istituzione Teresiana. L’incontro si è aperto con i ringraziamenti da parte del Presidente dell’associazione Insieme Francesco Polimeni , a cui sono seguite le parole dell’Arcivescovo che ha accolto con gioia i ragazzi e tutti i presenti. Il baby sindaco ha preso, quindi, la parola  ringraziando l’Arcivescovo per l’ospitalità e  partendo dagli spunti offerti dalla lettera rivolta alla comunità del centro storico di Rossano e ha incentrato il suo intervento sul tema della legalità emozionando tutti con la promessa del suo impegno e quello della sua giunta comunale  su questo fronte per tutto il suo mandato politico. In seguito, a turno,  rappresentanti e i consiglieri del consiglio comunale dei ragazzi hanno posto le loro domande e curiosità  all’Arcivescovo. I temi  trattati hanno spaziato dal bullismo alla paura che hanno i ragazzi di denunciare. Uno di loro ha descritto la mafia come una malattia del nostro territorio. Mons. Aloise  ha spiegato che la lotta contro la mafia è data dalla collaborazione e corresponsabilità che deve portare il cittadino onesto a combattere contro l’illegalità. Fin da piccoli è necessario non avere paura di parlare, ma si deve denunciare anche piccoli atti che vengono considerati illegali, a partire dal bullismo. La guida della chiesa diocesana ha descritto il comportamento mafioso come un neo appartenente alla Calabria, ma in questa terra  caratterizzata da tanta bellezza  non bisogna far si che il territorio venga abbattuto solo per la presenza di questo brutto neo.  Il vescovo  ha anche parlato del suo impegno per la comunità, riportando fatti personali che ha affrontato durante tutto il suo percorso ecclesiastico arricchendo così l’esperienza e la conoscenza dei nostri ragazzi, ma anche dei presenti in sala. L’incontro è stato davvero emozionante in quanto si sono condivisi diversi temi molto profondi e che hanno sensibilizzato i ragazzi, spingendoli a ragionare, riflettere e confrontarsi. L’incontro si è concluso con la benedizione e l'augurio da parte del vescovo di poter continuare a fare la differenza sul territorio con degli atti di sensibilizzazione e di  prevenzione contro l’illegalità. “Non può che fare bene al cuore ed allo spirito ascoltare le parole del nostro arcivescovo, umano, spontaneo, a tratti commosso, empatico, che con le sue ampie conoscenze teologiche e sociologiche ha saputo mescolare aneddoti divertenti e discorsi profondi per far comprendere ai componenti del CCR importanti concetti quali la legalità, la corresponsabilità, il coraggio e l’amore, ringraziando infine l'Odv Insieme e gli II.SS. coinvolti per il loro impegno.


di Redazione | 17/09/2023

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Cosenza, 17/09/2023
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