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Pescara (Pescara) - Manutenzione resti Santa Gerusalemme, il pensiero dell’Assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco


“L’amministrazione comunale di Pescara non può purtroppo intervenire nella manutenzione dei resti di Santa Gerusalemme in via D’Annunzio perché la competenza della gestione e della cura di quei ritrovamenti e delle teche di protezione appartiene alla Sovrintendenza dei Beni Archeologici e artistici. A tal fine ho già provveduto a inviare alla stessa Sovrintendenza una lettera chiedendo un intervento immediato di ripristino delle opportune condizioni igieniche e di decoro dell’intera area degli scavi”. Lo ha ufficializzato l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco – riferisce testualmente una nota dell’Ufficio stampa comunale -  in riferimento alle condizioni in cui versano gli scavi di Santa Gerusalemme. “Già nei mesi scorsi – ha ricordato l’assessore Del Trecco – con la Attiva abbiamo effettuato diversi sopralluoghi per accertare la situazione dei resti di Santa Gerusalemme che in teoria dovrebbero rappresentare un luogo di interesse culturale e di attrazione turistica, essendo uno dei pochi ritrovamenti in vista sul nostro territorio cittadino, tra l’altro situati in una posizione sicuramente privilegiata, nel cuore del centro storico. E invece oggi quelle mura rappresentano solo un luogo di degrado per la condensa che costantemente ricopre e appanna il vetro in superficie, lasciando intravedere addirittura qualche muffa che ricopre le antiche mura interrate. Subito ci siamo attivati per individuare una soluzione opportuna tesa a rendere sistematica la pulizia dell’area, ma a quel punto è arrivata la scoperta: l’amministrazione comunale non può intervenire nella pulizia dell’area di Santa Gerusalemme perché, vista la delicatezza del sito e l’importanza dello stesso ritrovamento, la competenza fa capo esclusivamente alla Sovrintendenza ai Beni archeologici. In altre parole il Comune non può intervenire neanche per effettuare la normale pulizia, tanto che né il Comune né la Attiva sono in possesso delle chiavi necessarie per aprire le teche e scendere nel sottosuolo, evidentemente luogo dall’accesso limitato a pochi autorizzati proprio per non arrecare danni ai resti. Ovviamente però – ha ancora puntualizzato l’assessore Del Trecco – è evidente che non possiamo tollerare la condizione in cui oggi versano quei ritrovamenti e a tal fine ho già inviato alla Sovrintendenza una lettera formale in cui ho sollecitato un intervento tempestivo di ripristino delle condizioni di vivibilità, per consentire che realmente Santa Gerusalemme diventi un luogo identitario della città”.  

di Redazione | 05/05/2010

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