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Cosenza (Cosenza) - Ultimo omaggio ad Alarico, tra video e colonne sonore


Da Invasioni, passando per Alarico Fest e alcune iniziative editoriali che hanno approfondito il mito del re goto che, nel suo passaggio a Cosenza, morì improvvisamente lasciando le sue spoglie nel Busento. L’assessorato allo spettacolo, guidato da Francesca Bozzo (nella foto) , offre alla città ancora due manifestazioni che vogliono celebrare Alarico, nel sedicesimo centenario della morte. L’idea del corto – è la stessa Bozzo a raccontarlo nel corso di una conferenza stampa – è nata all’epoca di ‘Invasioni’, quando pensavo di realizzare una rassegna cinematografica su quel periodo storico, salvo accorgermi che non c’era nulla da proiettare. Da lì – sottolinea testualmente una nota dell’Ufficio stampa del Comune di Cosenza - l’intuizione: perché non realizzare un filmato inedito?” È nato così l’avviso pubblico per la realizzazione del cortometraggio ‘Ho visto un Re Corto’, “accolto – riferisce il M° Antonello Antonante, che ha seguito l’evolversi dell’iniziativa e visionerà tra qualche giorno i lavori – da sette artisti del nostro territorio”. Una cosa piace sottolineare al direttore-regista di quell’avviso, la richiesta che fosse girato in luoghi cittadini, “perché la nostra idea – ha detto – era di valorizzare la città e i suoi talenti”. il 29 dicembre, la Casa delle Culture si offrirà come vetrina a tutti i lavori realizzati, con una manifestazione pubblica nel corso della quale sarà anche premiato il lavoro giudicato migliore. Un primo momento di visibilità al quale il M° Antonante si augura possa fare seguito una distribuzione più capillare del filmato. Il furore tecnologico che ha sposato la recente  messa in scena dell’opera lirica “Il Trovatore” prosegue idealmente, sul palcoscenico del Teatro Rendano, con un evento in prima nazionale del compositore cosentino Vincenzo Ricca. “Torno al Rendano dopo sei anni – ricorda – con undici movimenti musicali che, ispirati dalla leggenda di Alarico, ho composto in pochissimi giorni.”. “Alareiks, il re sepolto nella leggenda”, è il titolo dello spettacolo di Ricca, fine conoscitore delle innovazioni tecnologiche musicali che traduce in suoni con tastiere elettroniche, programmazioni, anelli sonori e campionamenti. Un mix straordinario, capace di far credere che in teatro ci sia un’orchestra che non c’è, o un coro che non c’è. Suggestive come le note di Ricca, immaginiamo la performance dei Sonics, raffinati acrobati – quelli che abbiamo visto inaugurare le Olimpiadi invernali di Torino, per intenderci - scelti quale colonna sonora visiva alla leggenda di Alarico. “Le loro acrobazie accompagneranno cinque degli undici movimenti musicali – anticipa Ricca – mentre per altri si sostituirà la voce narrante di Ernesto Orrico”. Lo spettacolo, al Rendano il 29 dicembre alle ore 21.00, sarà ripreso integralmente in audio ed in video ed affidato alle cure di una etichetta musicale nazionale. “Chiudiamo con due iniziative molto significative i nostri omaggi ad Alarico – commenta in chiusura l’assessore Bozzo – che sullo spettacolo di Ricca preannuncia grandi suggestioni, quasi a riproporre le atmosfere che circondano e avvolgono la leggenda del re goto e del suo misterioso tesoro. Un’opera moderna, epica, una sorta di colonna sonora: così Vincenzo Ricca definisce la sua ultima creatura e in conclusione lancia un’idea per nulla peregrina. Magari potrà essere proprio la colonna sonora del cortometraggio che vincerà il concorso.

di Redazione | 17/12/2010

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