We're sorry but our site requires JavaScript.

 


Mandatoriccio (Cosenza) - L'Empatia


di DON MICHELE ROMANO - L'Empatia, è la singolare capacità di sentire e condividere, i pensieri e le emozioni degli altri, e di comprendere quello che potrebbero pensare o provare in una determinata situazione! L'Empatia, dal greco: "En"- "Dentro", e "Pàthos"- "Sofferenza o Sentimento", non indica solo il semplice "dispiacersi" per qualcuno, ma è "sentirsi vicino" a qualcuno, avere cioè:
I "medesimi sentimenti", "soffrire con un altro", o "avere compassione" di lui. Dio è il massimo esempio di "Empatia". Benché Lui sia Perfetto, tuttavia, non si aspetta la perfezione anche da noi, "perché Egli sa bene di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere" (Sal 103, 14). Tutta la Sacra Scrittura, ci esorta ripetutamente, a imitare il nostro Padre Celeste e Gesù suo Figlio, per affinare sempre più la nostra sensibilità per i bisogni e i sentimenti altrui. Del resto, sarebbe praticamente impossibile "amare il prossimo come se stessi", se non riusciamo a metterci nei suoi panni. Vediamo come l'Empatia di Gesù, è evidente e presente, in molti passaggi del Nuovo Testamento. Quando guarì un sordomuto, "lo
trasse in disparte, lontano dalla folla", affinché la sua guarigione miracolosa non lo mettesse inutilmente in imbarazzo (Mc 7, 32-35). In altro occasione, Gesù vide una Vedova che stava per seppellire il suo unico figlio. Immediatamente comprese il dolore di quella donna: "fu preso da grande compassione per lei", si avvicinò al corteo funebre e li risuscitò il giovane" (Lc 7, 11-16). Anche quando Gesù Risorto, apparve a Saulo, sulla via di Damasco, gli fece comprendere quanto la spietata persecuzione che infliggeva ai suoi discepoli, influiva anche su di Lui: "Io sono Gesù, che tu perseguiti" (Ap 9, 5). Lo stesso San Paolo, imparò ad essere sensibile alle sofferenze e ai sentimenti altrui: "Chi è debole, che anch'io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema? (2Cor 11, 29). Come non ricordare il meraviglioso episodio degli Atti degli Apostoli, dove l'Angelo, liberò miracolosamente Paolo e Sila, dal carcere di Filippi, ed il primo pensiero di Paolo fu quello di informare il carceriere, che nessuno era fuggito: "Non farti del male, siamo tutti qui". Provando grande "empatia", Paolo capì che il carceriere, consapevole delle sue responsabilità, avrebbe potuto anche suicidarsi: "Tirò fuori la spada e stava per uccidersi!" Il carceriere, rimase colpito da quell'atto di benignità, compiuto da Paolo, che gli aveva salvato la vita, e accettò di convertirsi a Cristo, insieme alla sua famiglia: "E subito fu battezzato lui con tutti i suoi" (At 16, 24- 34). Ma fra i tanti episodi di "empatia", nella vita di Gesù, mi ha sempre particolarmente colpito, la guarigione dei due ciechi di Gerico (Mt 20, 29-34), dove la sua autentica empatia, davanti ai due uomini che implorano la guarigione, è percepibile sia nelle sue azioni, che nelle sue parole. Una guarigione, che diventa "metàfora", per il nostro stesso cammino di crescita come credenti in Cristo, modello di "empatia integrale": cognitiva, affettiva, compassionevole, salvatrice e spirituale! 1)- Empatia "Cognitiva": Gesù vede e si rese conto del dolore dei due ciechi: "Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi" (v 30). È consapevole della loro sofferenza, soprattutto per il rifiuto e l'intolleranza della "folla che li rimproverava" (v 31a). Gesù "si mette nei loro panni", ed in seguito al loro grido: "Ma essi gridavano ancora più forte" (v 31b), sceglie di fermarsi, e di porsi in ascolto della loro sofferenza. 2)- Empatia "Affettiva": Gesù ha sempre accolto tutti gli ammalati e i sofferenti con grande empatia! Egli "sente", con i sentimenti del suo cuore, la loro sofferenza! Ecco perché alla domanda: "Che cosa volete che io faccia per voi? (v 32), Gesù dimostra un' accoglienza incondizionata ed un ascolto empatico, lasciandosi toccare il cuore dal loro grido di disperazione: "Signore, che i nostri occhi si aprano!" (v 33). 3)- Empatia "Compassionevole": la comprensione empatica, cognitiva, e affettiva della sofferenza dei poveri ciechi, commuove profondamente Gesù "fin nelle sue viscere": "Gesù ne ebbe compassione"
(v 34a). 4)- Ed infine, Empatia "Salvatrice e Spirituale": tutta l'empatia di Gesù, si manifesta nell'atto finale della guarigione: "Toccò loro gli occhi ed essi all'istante ricuperarono la vista e lo seguirono" (v 34b). Questa "empatia integrale" di Gesù ,diventa per noi tutti, "modello" ispirante, per una autentica "praxis" morale, dove, nonostante le tante difficoltà personali e relazionali, davanti alla fragilità di tanti nostri fratelli e sorelle, possiamo affinare le nostre sensibilità per i loro bisogni e necessità, sapendoli sempre più: "Ascoltare" nelle loro difficoltà; "Osservare" con cura, per percepire i loro problemi; "Immedesimarsi", per comprendere a fondo le sofferenze di ogni persona afflitta! Impariamo, pertanto, a rapportarci con gli altri, non solo per "simpatia", ma soprattutto, con "empatia", discernendo i loro bisogni, per essere loro, sempre più, di grande aiuto! Auguro a tutti una serena giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 26/04/2024

Pubblicità

vendesi tavolo da disegno Spazio pubblicitario disponibile


Testata Giornalistica - Registrazione Tribunale di Rossano N° 01/08 del 10-04-2008 - Nessun contenuto può essere riprodotto senza l'autorizzazione dell'editore.

Copyright © 2008 - 2024 Ionio Notizie. Tutti i diritti riservati - Via Nazionale, Mirto Crosia (CS) - P.IVA: 02768320786 - Realizzato da CV Solutions

Ogni forma di collaborazione con questo quotidiano on line è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita - E-mail: direttore@ionionotizie.it