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Rossano (Cosenza) - -100!


di LETIZIA GUAGLIARDI - Nel mese di marzo, si sa, inizia il conto alla rovescia per tutti gli studenti che fra circa 100 giorni affronteranno la prima, importante prova della loro vita: l’esame di maturità. Il pranzo dei 100 giorni ha la leggerezza di due delicate scarpette da ballo che danzano su soffici nuvole piene di ricordi.

Sono quelli dei cinque anni trascorsi insieme, alunni e professori, dentro e fuori dalla scuola: gli interessi condivisi, le ansie, le paure, i sogni. Di tanto intanto, fanno capolino le immagini del dopo esame e allora le scarpette si fermano un attimo e poi riprendono a volteggiare con più ritmo perché la musica è cambiata: i miei studenti stanno pensando che dopo l’esame ognuno prenderà la propria strada, chi entrerà nel mondo universitario, chi in quello del lavoro. E tutti avvertiamo, fra un brindisi, qualche foto, un trenino e qualche battuta divertente, un’ovattata patina di tristezza: ci si rivedrà?

Una stagione sta per terminare e cederà il passo all’altra. È lì che sta aspettando, con il suo carico di sfide, di opportunità, di prove.

Noi prof ve lo abbiamo detto, ragazzi miei, a scuola e durante il pranzo, e ve lo ripeto in questo post (a noi adulti piace ripetervi le cose): accettatele tutte le sfide, le prove e le opportunità – non tiratevi mai indietro. Cadrete ma dovete rialzarvi. Ogni volta. Ci saranno episodi brutti, tristi, spiacevoli e deludenti ma dovrete sforzarvi di creare intorno a voi la bellezza. Nonostante tutto. Circondatevi di bellezza, perché questa farà la differenza in voi e, di conseguenza, negli altri. Sarete tentati di seguire la massa perché qualcuno vi sussurrerà che è più facile, più conveniente e perché si è fatto sempre così ma non dategli retta: avete un compito nella vita e dovete “trafficare” i talenti che vi sono stati donati per svolgerlo e portarlo a termine.

Non siate pigri. Ogni giorno ricordatevi di affilare le armi che già possedete: l’entusiasmo, la creatività, la curiosità, la libertà di cuore e di spirito, la passione, l’amore, la gratitudine. Soprattutto, siate consapevoli di quello che fate: se sentite nel cuore pace e letizia… vuol dire che è la cosa giusta.

Nella vita di ognuno di noi la musica ogni tanto cambia. Adattatevi al suo ritmo ed entrate in pista, sempre: non siete fatti per stare addossati a un muro a guardare gli altri ballare. Ogni musica ha il suo fascino, ogni singola nota ci sprona a ballare sempre meglio, se l’ascoltiamo.

Nella vostra vita siate come un albero ben piantato, con solide radici, che porta frutti buoni e abbondanti in ogni stagione. Siate, soprattutto, delle querce di giustizia.

Carissimi ragazzi miei – della 5^ A ELETTRONICA e della 5^ A MECCANICA (ITI “E. MAJORANA“ di Rossano) – vi dono questi versi, prendeteli in considerazione:

Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto.

Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro.

Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)


di Letizia Guagliardi | 25/03/2024

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