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Mandatoriccio (Cosenza) - "Venite e vedrete"


di DON MICHELE ROMANO - Nel Vangelo di questa 2a Domenica del Tempo Ordinario, vediamo come Giovanni il Battista, fissando ancora lo sguardo su Gesù, lo addita come l"Agnello di Dio", suscitando la curiosità di due dei suoi discepoli: Giovanni e Andrea, i quali, subito dopo, si misero alla Sua sequela. Gesù allora si voltò, e pose loro questa domanda: "Che cosa cercate" (v 38a). Interessante notare come Gesù dica: "che cercate", e non "chi cercate", a voler sincerarsi, se noi ci attendiamo "qualcosa" da Lui, come: sicurezza umana, beni di cui fruire, ecc.! Lui, con la sua povertà, orienta chiunque voglia seguirlo, a scelte chiare e consapevoli, per ottenere unicamente, il "sommo Bene": la Vita in Dio! Matteo, ci riporta una risposta ancora più dettagliata di Gesù: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo, non ha dove posare il capo" (Mt 8, 20). Affascinati dallo "sguardo" di Gesù, Giovanni e Andrea, desiderosi di restare con Lui, gli chiedono: "Rabbì (Maestro) dove dimori?" (v 38b). *"Venite e Vedrete"* (v 39a), risponde Gesù, invitandoli ad andare con Lui. Gesù ci chiama a fare esperienza di Lui, a "frequentarlo":
Nel Silenzio, nella Preghiera, nei Sacramenti, nella Contemplazione, ecc.! Ma c'è da scommettere, che sarà un incontro che può cambiarci la vita, capace di farci scoprire, dove Lui realmente abita: nei poveri, negli ultimi, negli emarginati.
Dopodiché, i due discepoli vanno e vivono con Lui, quella sera, quella notte, fino al giorno dopo! È stato l'incontro che ha cambiato loro la vita, e se lo ricorderanno per sempre. Mi ha sempre colpito, e rallegrato il cuore, pensare che l'evangelista Giovanni, che sappiamo, scriverà il suo Vangelo intorno agli anni 90, ovvero, dopo circa 60 anni da quel giorno, abbia ricordato con una lucidità impressionante, persino "l'ora", di quel meraviglioso incontro con Gesù: "Erano circa le quattro del pomeriggio!" E pensare che, noi oggi, forse, non ricordiamo nemmeno chi abbiamo incontrato, ad esempio, dico:" sei giorni fa?" Conquistati dalla fiamma di quel "Sole che viene dall'alto, per illuminare quelli che stanno nelle tenebre" (Lc 1, 78-79), i due discepoli, al mattino, sentono impellente la necessità di comunicarlo agli altri: "Abbiamo trovato il Messia" (v 41). Così, Andrea lo parteciperà a Pietro, e Filippo, a Natanaèle. Il Battista annota che, "Gesù passava"...! Volendo attualizzare questo versetto, possiamo dire, che Dio "passa", accanto alla vita di ciascuno di noi, sempre! Anche se spesso noi non lo sentiamo, o non lo vediamo, perché forse lo cerchiamo nei luoghi sbagliati, o siamo frastornati da tanto chiasso, ed oberati da tanti impegni, dobbiamo cercarlo ("in primis"): in noi stessi, nel silenzio contemplativo del nostro intimo, e poi, nei rapporti con gli altri, accogliendolicome fratelli, compagni del medesimo viaggio di vita. Concludendo questa piccola riflessione, ritorniamo sulla domanda di Gesù:"Che cosa cercate?" Ora, nella risposta, possiamo cercare "qualcosa", o possiamo cercare "qualcuno"! È la stessa differenza che passa tra la Fede e la Religione. La Fede, è finalizzata alla ricerca di una Persona: Gesù!
La religione, sganciata dalla fede, si riduce fatalmente alla ricerca di un qualcosa di utile: la salute del corpo, la felicità, i tanti protagonismi.
Ci aiuti il Signore, a cercare e a trovare Lui, il solo che può cambiarci nome, come a "Simone", che si chiamerà "Cefa", a convertire la nostra vita, dandole finalmente un senso. A tutti auguro una serena domenica.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 14/01/2024

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