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Mandatoriccio (Cosenza) - Tu sei il figlio mio, l'amato!


di DON MICHELE ROMANO - Oggi, con la Solennità del Battesimo del Signore, termina il ciclo del Tempo di Natale. Il brano del Vangelo (Mc 1, 7-11), ci parla di tutta la gente che si recava al fiume Giordano, dove Giovanni predicava, per farsi battezzare. Fra questa folla, si presenta anche Gesù, per essere, Lui pure, "Battezzato!" 
Nel periodo Natalizio, abbiamo visto come Gesù si è manifestato ai Pastori e ai Magi, oggi nel Giordano registriamo una nuova "manifestazione" della sua Divinità: "Vide squarciarsi i Cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal Cielo: "*Tu sei il Figlio mio, l'amato"*: in te ho posto il mio compiacimento" (v 11). Oggi, è come se Gesù, prima di dare inizio alla sua Missione, ricevesse un "mandato ufficiale", una "consacrazione", scandita con solennità e potenza da Dio stesso! Cristo Gesù, "immerso" nelle acque, prelude, con questo gesto di profonda umiltà, alla sua Morte e alla sua sepoltura. Il Signore si "immerge", non tanto per Sé, perché Egli non ha alcuna colpa da cui essere lavato, ma lo fa per tutti noi che, carichi come siamo, di colpe e di peccati,
abbiamo urgente bisogno di un "lavaggio totale", e di una definitiva purificazione! Se Gesù ha sperimentato su di sé il peccato del mondo, è solo per assolvere al suo compito di Salvatore e Redentore dell'Umanità! Oggi per noi, si è compiuto questo grande Mistero: nel giorno in cui, tutti noi, abbiamo ricevuto il santo Battesimo (non solo di "acqua", ma anche di "fuoco", nello Spirito Santo), quel "lavacro", ci ha "rigenerati" a vita nuova, nella figliolanza col Padre. E possiamo legittimamente credere, che anche su ognuno di noi, il nostro Padre Celeste, ripete: "(Anche) tu sei mio figlio!" Questa, per noi, è la grande "Epifania", la grande Rivelazione, il Dono più bello, che Dio potesse farci! Tuttavia, la rivelazione al Giordano, non era diretta solo a Giovanni e agli Ebrei, era anche per tutti noi, perché Gesù, Figlio Amato e Prediletto del Padre, si manifesta continuamente a noi, ogni giorno: nella Chiesa, nella Preghiera, nei Fratelli, ecc.! Chiediamoci, quindi: So riconoscere questa sua Presenza, il suo Amore nella mia vita? Ed ancora: Vivo da "rinato" nel Battesimo, curando un vero rapporto "Filiale" col Padre? "Il Battesimo ci ha liberato da tutti i mali (che sono i peccati), ma con la Grazia di Dio, dobbiamo compiere tutto ciò che è bene", diceva San Cesareo d'Arles. Volendo fare sintesi, di tutti gli elementi biblici che caratterizzano il Vangelo di oggi, ci soffermiamo solo su cinque indicazioni particolari:
1)- Mettendo a confronto la differenza sostanziale tra il Battesimo di Giovanni (di acqua), e quello di Gesù (in Spirito Santo), notiamo che, rispetto a Matteo e Luca, Marco omette l'indicazione del "fuoco", per indicare, col verbo all'aoristo (un "tempo", al passato!), che con la venuta di Gesù, l'opera di Giovanni è terminata.
2)- il Battesimo per immersione al Giordano, è un chiaro riferimento al "passaggio" del Mar Rosso (considerato il "battesimo" di Israele), mentre il battesimo di Gesù nello Spirito Santo, è un Dono dei tempi escatologici: "Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati" (Ez 36, 25).
3)- Il Battesimo di Gesù, poi, è introdotto con un "E subito" (v 12), intercalare tipico di Marco (che lo usa 42 volte nel Vangelo, "Euthýs" , che corrisponde all'ebraico "Ed ecco"!), "e (così) subito" dopo, si verifica la grande Epifania, ossia, Dio si fa vicino, superando la "barriera" posta fra il Cielo e la Terra, così come l'Evangelista, alla morte di Gesù, evidenzierà questo aspetto, parlando dello "scindersi" del Velo del Tempio di Gerusalemme (Mc 15, 38).
4)- Per indicare, ancora, la presenza dello Spirito, Marco usa il simbolo della Colomba. Tanti sono i richiami, presenti nel Testo Biblico: dopo il Diluvio, una Colomba porta un ramo d'ulivo (Gen 1, 2 ; 8, 11); in Osea, è simbolo di Israele (Os 11, 11).
5)- Infine, alla "Visione", notiamo che si accompagna una "Voce", una Rivelazione (Ap 4,1), che indica Gesù come Messia e Figlio Diletto. È la sua "Investitura ufficiale e la sua Unzione, tipica dell'Inviato del Padre,
prefigurata in Isaia (11, 2; 61, 1). In conclusione, ci chiediamo:
1)- Come Gesù, anche noi abbiamo ricevuto il santo Battesimo, ma a tutt'oggi, ne abbiamo preso consapevolezza, per vivere da figli di Dio?
2)- Gesù è il Figlio diletto del Padre, ma per me, Lui, Gesù, chi è?
3)- Qual è la nostra docilità, all'azione dello Spirito Santo, nella nostra esistenza? Signore, non finiremo mai di ringraziarti abbastanza, per il Dono della "figliolanza", che nel Battesimo in Cristo, ci ha reso tutti Fratelli. Ecco perché Tu Gesù, ci hai insegnato a rivolgerci al Signore Dio, Padre Tuo e Padre nostro, consegnandoci quella meravigliosa Preghiera, che ogni giorno, ci fa dire: "Padre Nostro!"
A tutti, giunga l'Augurio, di una serena e Santa Domenica.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 07/01/2024

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