We're sorry but our site requires JavaScript.

 


Mandatoriccio (Cosenza) - 20 - Parabola del seme che germoglia da solo


di DON MICHELE ROMANO - La Parabola del "Seme che germoglia da solo" (Mc 4, 26- 29), ci dice che il Cristiano è chiamato a seminare, poi il Regno (di cui il Seme è "Segno"), cresce per forza propria, sempre e comunque. Non siamo noi a dare forza alla Parola, il Seme è irresistibile, perché è Gesù, entrato nel mondo una volta per sempre, e il suo Regno è come un "Seme", seminato nei nostri cuori. Ora,
volendo fare uno sforzo di fantasia, per meglio comprendere la profondità, la ricchezza, e il mistero, di questa Parabola, proviamo a leggerla "dall'interno", cioè cerchiamo di metterci "dentro il seme", e con lui attendere in silenzio, sotto terra, e sentire con la terra: l'umidità, il sole, il trascorrere del giorno e della notte, lasciando che i ritmi umani scorrano in modo naturale..., e noi lì, vivi, attivi, nascosti nell'humus della terra! Solo così comprenderemo appieno, come il Seme, il Regno di Dio, è presenza nascosta nel mondo, è un grido silenzioso, è passività dinamica, è forza di fragilità, possibilità non ancora possibile! C'è una "Vita" dentro il Seme, quel Seme poi farà sviluppare un albero, un sogno, un potenziale
dinamismo..., come una qualsiasi persona sulla Terra: la sua essenza non la si vede subito, ma c'è! Un antico proverbio recita: "Fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce!"
È proprio così! Non è l'azione umana (il contadino che semina) a produrre il Regno di Dio, ma la potenza stessa di Dio, nascosta nel Seme. Così è il Regno: un'azione di Dio incessante e prodigiosa, ma nascosta e autonoma. Dopo la fatica della semina, occorre solo pazientare ed avere fiducia. Ovviamente, non è un invito a dormire o a poltrire, ma un cambiamento radicale del nostro modo di vedere e di vivere la realtà: c’è sempre qualcosa di meglio che cresce, al di là dell'apparenza, qualcosa che merita ed esige fiducia, e quindi paziente e laboriosa attesa, perché trattasi di "opera di Dio!"
Il Regno di Dio nella Storia, assume forme umili e nascoste: ha l'aspetto della piccolezza, tipica del Seme. È questo uno dei criteri fondamentali, della sua presenza in mezzo a noi. Dio è presente nei fatti concreti della nostra esistenza, ma si tratta sempre di una presenza povera, nascosta, silenziosa: come il Sale che "scompare", dopo aver dato sapore; come il Lievito che fa fermentare la massa e si "dissolve" in essa; come la Luce che illumina "senza essere vista". Così, la presenza del Regno di Dio
che, pur essendoci, non fa chiasso nè rumore, sta in fondo e dietro ogni cosa. È la presenza del Divino nella sua immensa semplicità..., che sta sulla paglia del Presepio, e sul legno della Croce! È il divino che entra nell'umano, senza clamore. Questo ci insegna, che anche noi dobbiamo saper prendere sul serio, le molteplici occasioni della nostra vita (in cui Dio è sempre presente!), anche se piccole ed umili, con la certezza interiore che le cose grandi, sono la somma di tante piccole! Quando preghiamo nel Padre Nostro, perché venga il Regno di Dio, in fondo noi chiediamo che la sua "Signoria": "di amore, di giustizia, e di pace", si estenda dentro di noi, nel nostro cuore; ma anche fuori di noi, nel mondo, oggi e in futuro. Per la nostra riflessione, sull'insegnamento di questa Parabola, ci poniamo alcune domande: Stiamo vivendo con docilità e pazienza la graduale rivelazione del progetto di Dio nella nostra vita? Sappiamo ascoltarlo nel silenzio? In genere, cosa chiediamo a Dio? Chiediamo l'immediatezza del visibile, secondo la logica del "tutto e subito", oppure cerchiamo di cogliere il mistero dell'invisibile? Sappiamo valorizzare i piccoli gesti, che trasformano il mondo? Ecco, prendiamo esempio, allora, dal Seme nascosto, che sa rimanere lì, sotto terra, e nel silenzio, si lascia fecondare e nutrire da tutti gli elementi del terreno..., poi, si rompe dentro, si apre per germinare e crescere, si lascia trasformare poco a poco..., ed infine genera il frutto, che viene: tagliato, macinato, cotto, mangiato, nutre le folle ed è causa di gioia, di festa, raduna intorno ad un tavolo, dona energia per il lavoro..., in una parola: "Mette in circolo la Vita...! Per tutta questa "meraviglia": Grazie Signore! Segue...! A tutti, Auguro, una serena giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 26/10/2023

Pubblicità

vendesi tavolo da disegno Spazio pubblicitario disponibile


Testata Giornalistica - Registrazione Tribunale di Rossano N° 01/08 del 10-04-2008 - Nessun contenuto può essere riprodotto senza l'autorizzazione dell'editore.

Copyright © 2008 - 2024 Ionio Notizie. Tutti i diritti riservati - Via Nazionale, Mirto Crosia (CS) - P.IVA: 02768320786 - Realizzato da CV Solutions

Ogni forma di collaborazione con questo quotidiano on line è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita - E-mail: direttore@ionionotizie.it