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di ANTONIO IAPICHINO - Alla presenza di un folto numero di persone e di varie autorità  civili, il nuovo parroco di Longobucco, don Umberto Pirillo, nei giorni scorsi, nei giorni scorsi, ha benedetto l'icona di San Domenico di Guzmàn, realizzata dal giovane artista rossanese Natalino Scino. L'iniziativa rientra nell'ambito dell'azione denominata "ColoriAmo il borgo", strutturata dall'Associazione locale Vesca. Il presidente del sodalizio organizzatore, Pino Flotta, ha evidenziato che con il taglio del nastro si è dato ai numerosi  fedeli la possibilità  di poter ammirare il bellissimo dipinto che ritrae il patrono di Longobucco,  proprio nella giornata in cui ricorrere il famoso terremoto del 1870. "L effige di San Domenico - ha commentato la segretara dell'associazione , Luigina Diletto - vuole essere un omaggio non solo al Santo, ma anche a una delle città della diocesi che vanta grande storia cultura e devozione verso i culti a San Domenico e alla Madonna.  Tale storia - ha aggiunto l'avvocato Diletto - è ripetuta nelle pregevoli e innumerevoli opere conservate nella chiesa madre, negli affreschi del Capobianco e nella piccola e preziosa immagine della Madonna dei Carbonari". San Domenico è ritratto secondo un modello antico "ispirato alla sua immagine più simile, venerata a  Soriano. Il fondo d'oro rappresenta la luce del Paradiso e beatitudine che avvolge il santo. Sulla testa la stella che rappresenta il fuoco della fede e sapienza e sotto il suo manto l'abbraccio e la protezione alla sua città prediletta, appunto, Longobucco che tanto lo venera", rappresentata dal 'campanaro', dal borgo e dall'antico simbolo greco di Themesa, il modello della città è tenuto con le mani coperte dalla tunica in senso di speciale cura verso Longobucco". Il presidente Flotta, infine ha evidenziato che l'Associazione Vesca "si sta impegnando affinché questi murales diano a chi viene a visitare il nostro  borgo qualcosa in più  da vedere".