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Al via la visita nei quartieri della comunità parrocchiale da parte del parroco di “San Giovanni Battista” di  Mirto, don Giuseppe Ruffo. “Come è già accaduto in diverse circostanze negli anni scorsi, anche quest’anno – ha affermato il presbitero - mi appresto a vivere, con immenso piacere, tale significativa e proficua esperienza di “Chiesa in uscita”. In sinergia con il cammino sinodale che stiamo vivendo come Chiesa, il mio desiderio è quello di rispondere all’invito del Segretario Generale del Sinodo, di pregare prima, durante e dopo il Sinodo dei Vescovi.  Nel contempo, come ogni anno, vivremo il mese di Ottobre missionario, attraverso la preghiera del Rosario e l’Adorazione Eucaristica, in modo particolare nella giornata missionaria mondiale “Cuori ardenti, piedi in cammino” che si celebrerà giorno 22 ottobre”. Don Ruffo spera che, attraverso questo percorso, si possa crescere sempre più come comunità, capace di vivere gli stessi sentimenti di Gesù Cristo e di farsi dono di amore per i fratelli. D’altronde, ha sottolineato il parroco - come afferma il Santo Padre, “Ogni comunità parrocchiale è chiamata a essere luogo privilegiato dell’ascolto e dell’annuncio del Vangelo; casa di preghiera raccolta intorno all’Eucaristia; vera scuola della comunione, dove l’ardore della carità prevalga sulla tentazione di una religiosità superficiale e arida”. Dunque, don Ruffo arriva arriverà nelle case della comunità parrocchiale “come fratello maggiore nella fede, per incoraggiarvi – ha spiegato - a perseverare nel cammino della sequela di Cristo, in quanto, come ci ricorda il Santo Padre, ‘La fede non si diffonde con la potenza del mondo, ma con la sapienza della croce; non con le strutture, ma con la testimonianza. Nessuno diventa cristiano da sé. Non si fanno cristiani in laboratorio. Il cristiano è parte di un popolo che viene da lontano. Il cristiano appartiene a un popolo che si chiama Chiesa e questa Chiesa lo fa cristiano, nel giorno del Battesimo, e poi nel percorso della catechesi, e così via’”. Don Ruffo ha dato inizio alla visita nei quartieri con la Celebrazione Eucaristica di ieri, domenica 1° ottobre. Antonio Iapichino