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Mandatoriccio (Cosenza) - Aspetto la Risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen


di DON MICHELE ROMANO - Quest'ultima frase del Simbolo Niceno- Costantinopolitano, elenca le speranze e le attese del cristiano, per il futuro che viene  dopo la morte. Anche nel Simbolo Apostolico, troviamo altre espressioni che brevemente andiamo ad analizzare: "La Comunione dei Santi"*. Con questa espressione, si vuole indicare la partecipazione di tutti i membri della Chiesa alle cose Sante: la Fede, i Sacramenti, in particolare l'Eucaristia, i Carismi e tutti gli altri Doni spirituali. Alla radice della Comunione, c'è sempre la Carità, che spinge il fedele a "mettere tutto in comune" (At 4, 32). *"La remissione dei Peccati"*. Il primo e principale Sacramento, per il perdono dei peccati, è il Battesimo. Per i peccati commessi dopo il Battesimo, Cristo ha istituito il Sacramento della Riconciliazione (o Penitenza), affidando alla Chiesa questa missione: il potere di perdonare i peccati, secondo il volere di Cristo stesso: "Detto questo, soffiò e disse loro: "Ricevette lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati" (Gv 20, 22-23). *"La Risurrezione della carne" - o "dei morti"*! Il termine "carne", designa l'uomo nella sua condizione di debolezza e di mortalità. Eppure ci insegna Tertulliano che: "la carne è il cardine della salvezza": Dio è creatore della carne; Il Verbo si è fatto carne, per riscattare la carne; Crediamo nella risurrezione della carne! Quando noi moriamo, l'anima si separa dal corpo che ritorna alla polvere, alla corruzione! Mentre l'Anima, che è immortale  va incontro al Signore, e attende di ricongiungersi al corpo, quando, al ritorno del Signore (nella Parusìa), risorgerà trasformato. Come Cristo è veramente Risorto dai morti, e vive per sempre, così Egli risusciterà tutti nell'ultimo giorno, con un corpo incorruttibile: "Quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna" (Gv 5, 29). *"Aspetto la Risurrezione dei morti"*. La speranza della Risurrezione, che aprirà alla pienezza della Vita in Dio, ci fa ben ritenere questa terra, come un luogo di pellegrinaggio e di attesa, "di essere anche noi dove è Cristo nostro capo, che ci ha preceduti nella Gloria" (Ef 1, 4). Questa attesa, il Cristiano, la vide con gioia: "Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede" (1Pt 1, 8-9), perché la sua fede, è in Cristo Risorto: "Se i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede...Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini" (1Cor 15, 16-17.19). *"La vita del mondo che verrà" - "La vita eterna!" La Vita, è sempre un dono di Dio, dono di consolazione e di responsabilità, che deve condurre ognuno di noi, a vivere con responsabilità e serietà i nostri giorni, perché tutti un giorno: "renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti" (1Pt 4, 5). Ma sono ancora tanti, coloro che rifiutano questo dono, e la loro vita conosce solo un grande vuoto, e una grande disperazione. Forse anche noi, come Chiesa, dovremmo tornare a parlare e spiegare di più, ai nostri fratelli, il significato e l'importanza dei "Novissimi": morte, giudizio, inferno, e paradiso. Dopo il "Giudizio finale", lo stesso Universo, liberato dalla schiavitù della corruzione, parteciperà alla Gloria di Cristo, con l'inaugurazione di: "nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia" (2Pt 3, 13). Allora si compirà la pienezza del Regno di Dio e del suo disegno di salvezza, dove Dio sarà "tutto in tutti" (1Cor 15, 28). *"Amen"*. Esclamazione che conclude anche l'ultimo Libro della Sacra Scrittura, e nondimeno tutte le nostre Preghiere ed Orazioni Liturgiche. Deriva dal verbo ebraico "Amán", che significa "credere", "avere fiducia", attesta, cioè, il nostro "Sì", fiducioso e totale a quanto abbiamo professato di credere, fidandoci totalmente di Colui che è: "L'Amen, il Testimone degno di fede e veritiero, il Principio della creazione di Dio" (Ap 3, 14). Un grazie a voi tutti di cuore, per aver condiviso con me, l'approfondimento del Credo, in ogni sua singola Verità di Fede! A tutti, auguro, una buona vita


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 16/09/2023

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