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di DON MICHELE ROMANO - I Canoni 279 e 290-291 del CCC, ci dicono chiaramente che l'Onnipotenza di Dio è universale, misteriosa, e si manifesta nel creare il mondo dal nulla. "Creare", infatti, è un verbo "esclusivo di Dio"- "Fare ex- nihilo", cioè dal nulla. Per l'uomo invece, vale solo la Legge di Lavoisier: "Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto può solo trasformarsi"! Dio manifesta la sua Onnipotenza, soprattutto: nell'Incarnazione e nella Resurrezione di suo Figlio, nel Dono fatto a ciascuno di noi nell'adozione filiale, e nel Perdono di tutti i nostri peccati. Indubbiamente il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, sono il principio unico ed indivisibile del mondo, anche se l'opera della Creazione di tutto ciò che esiste, è particolarmente attribuita a Dio Padre, quale fondamento di tutti i suoi divini Progetti di Salvezza: È il primo passo verso l'Alleanza con il suo Popolo, ed è l'inizio della Storia della Salvezza, culminata poi in Cristo (CCC nn. 315-316). Affermare, poi, che Dio è Creatore di tutto, "del cielo e della terra", significa anche affermare che tutto ciò che esiste, ha uno scopo ben preciso, che nulla è inutile, che "tutto è stato fatto con sapienza e amore" (Ef 1,1ss). Il libro della Genesi, ci dice che di ogni creatura "Dio vide che era cosa buona"!
Ne consegue, pertanto (in modo "beneaugurale"),  l'impegno dell'uomo a non distruggere la Creazione, anzi ad essere riconoscente, e godere di tanta bellezza, secondo la Sua volontà: "Infatti ogni creazione di Dio è buona e nulla va rifiutato, se lo si prende con animo grato, perché esso viene reso santo dalla sua Parola (1Tm 4, 4). Oggi, purtroppo, assistiamo ad un vero e proprio scempio del Creato:
Incendi, devastazioni, guerre, inquinamento di Cielo, Terra, e Mare, che stanno causando alterazioni climatiche incontrollabili, al punto che ci stanno distruggendo. Voglia Dio che l'uomo si converta in tempo, perché la colpa di tutto questo, è solo dell'uomo, non di Dio, Lui non è né direttamente né indirettamente, la causa del male. Ci sostenga la certezza, che Dio, mai "permetterebbe" il male, se dallo stesso male non traesse il bene". L'esempio mirabile, è quando Dio ha realizzato tutto questo, nella Morte e Risurrezione di Cristo: infatti, dal più grave male morale dell’uomo, l'uccisione di suo Figlio, Egli ha tratto i più grandi beni: la glorificazione di Gesù, e la nostra stessa Redenzione. Ma Dio, non è solo Creatore di tutte le cose visibili, ma anche di tutte le altre *"cose invisibili"*, che normalmente sfuggono alla nostra osservazione: come Angeli, e Demòni. Dalla Sacra Scrittura, sappiamo che sono creature di Dio, puramente spirituali, incorporee, invisibili, ed immortali, esseri personali dotati di intelligenza e di volontà, e come l'uomo, anche loro, sono inferiori a Dio! Anche i demòni sono creature di Dio, dotate di libertà. La loro esistenza, dipende certo da Dio, ma l'abominio che sono diventati, è frutto proprio della loro libera scelta, di compiere il male. Altresì, è bene ribadire che, anche se il demònio vorrebbe farci credere il contrario, è una creatura come noi ed in nulla accostabile a Dio. Lui, non è in lotta con Dio, perché nessuna creatura potrà mai porsi in competizione con Dio. È certo che Satana esiste, e non come entità simbolica, ma come entità spiritualmente reale, personale, che agisce nel mondo, anche se entità non corporea, che spesso, in maniera alquanto fantasiosa, viene rappresentato con corna, coda, e forcone. Non possiamo, tuttavia, negare la sua esistenza! Sarebbe come negare tanta parte della sua presenza nella Bibbia, e soprattutto, quanto affermato da Cristo: infatti, la Sua vita, è stata una lotta continua contro Satana, per smascherarlo e scacciarlo da tante persone, di cui si era impossessato. Benché terribile, la sua azione malefica nel mondo, il demònio, quale nemico di Dio e dell'uomo, non deve mai farci paura, il Signore ci ha dato le "armi" della Preghiera e del Digiuno, per combatterlo, ma soprattutto perché il giusto, sa bene di chi è figlio (CCC, 414). Segue...! A tutti, auguro, una serena giornata.