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Mandatoriccio (Cosenza) - I 3 Verbi della Missione, (2°) Predicate


di DON MICHELE ROMANO - Il Concilio Vaticano II, ci ricorda che il cuore della Missione della Chiesa, consiste nel proclamare il "Kèrigma", senza sosta, in tutti i luoghi, e in tutti i tempi, ovvero, che "in Gesù Cristo, Figlio di Dio fatto uomo, morto e risuscitato, la Salvezza è offerta ad ogni uomo, come dono di grazia e misericordia di Dio stesso" (EN 27). Una ed Unica è, dunque, la Missione della Chiesa: quella di predicare con parresìa, sempre e ovunque, "in ogni occasione opportuna e non opportuna (2Tm
4, 2). Possono cambiare gli scenari storici, o mutare i contesti umani, sociali, e culturali, ma il "Messaggio" da annunciare rimane sempre lo stesso: "Gesù Cristo è lo stesso ieri oggi e sempre" (Eb 13, 8). Il Vangelo, perché sia accolto da ognuno, deve essere anzitutto "predicato" a tutti: "Come invocheremo colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci?" (Rm 10, 14). Questo monito di San Paolo, richiama tutti noi, discepoli di Cristo, rivestiti di questo compito di rappresentanza vicaria, ad una grave responsabilità: quella, non solo, di offrire agli altri una testimonianza di vita evangelica, che ci caratterizzi nella nostra identità Cristiana, fatta ogni giorno di coerenza, giustizia, e carità, ma poi, alla testimonianza, deve seguire l'annuncio specifico, come raccomanda San Pietro: "Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi" (1Pt 3, 15b). Gesù ci consegna il suo mandato testamentario: "Proclamate il Vangelo ad ogni creatura..." (Mc 16, 15), anche a chi è ostile o di diversa religione, il tutto, fatto, non con spirito di "proselitismo" (Non siamo "testimoni di Geova"), ma nel pieno rispetto della "Libertà" di ognuno, consapevoli che verrà il giorno, per tutti, in cui risponderemo delle nostre libere scelte. Anzi, ci raccomanda ancora San Pietro: "Tuttavia questo annuncio sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché, nel momento stesso in cui si parla male di voi, rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo" (1Pt 3, 16). L'Annuncio della Missione che Gesù ci ha affidato, richiede, certamente, il possedere una fede articolata nei contenuti ("Nemo dat, quod non habet!"), ma anche capacità, di rispettoso senso critico nei confronti della cultura che ci circonda. È questo il "coraggio" che ci occorre nella nostra "predicazione", non mimetizzarsi o omologarsi all'anonimato religioso che, purtroppo, caratterizza il mondo secolarizzato in cui viviamo. Il nostro impegno sarà quello di saper intercettare chi è in ricerca, chi ancora sente vaga la sua domanda religiosa, cercando di dare un volto più nitido a "quel Dio ignoto", che magari venera nel profondo del suo cuore. A noi, essere attenti e docili, ai suggerimenti ed alle indicazioni dello Spirito, come ha fatto il diacono Filippo, in cammino sulla strada di Gaza, che chiede al funzionario Etìope: "Capisci quello che stai leggendo? Egli rispose: "E come potrei capire, se nessuno mi guida" (At 8,31a). Naturalmente, qui si impone un'esigenza, fondamentale, per tutti noi: Conoscere ed Amare la Bibbia, per essere preparati a spiegarla, nel modo giusto e corretto, a chi magari, ne sta curando un approccio, leggendola ed interpretandola, in un modo non sempre rispondente alla Verità. Per fare questo, non c'è bisogno di "titoli accademici", o essere persone sofisticate, o altamente istruite, per annunciare il Vangelo del Regno ai fratelli: "Anch'io, fratelli, quando venne tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l'eccellenza della parola o della sapienza..., perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio" (1Cor 2, 1.5). Sentiamoci, pertanto, tutti "ambasciatori di Cristo", inviati a proclamare la buona novella agli umili, insegnando loro ad osservare tutte le cose che ci ha comandato. Obbediamo a questo triplice comando del Signore:
-"Andate -Predicate -Battezzate", nella consapevolezza che la "Buona Novella", deve essere predicata ovunque (Ma attenti!), facciamolo prima che Gesù ritorni: "Ne sia data testimonianza a tutti i popoli, e allora verrà la fine" (Mt 24, 14 b). Che grave responsabilità, Amici! A tutti, una serena giornata, con il Cuore di Gesù.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 26/06/2023

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