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Mandatoriccio (Cosenza) - La religione del tempio è finita


di DON MICHELE ROMANO - Per meglio comprendere i versetti del Vangelo di oggi (Gv 3, 16-18), dobbiamo capire che cosa è successo prima, nei versetti 13-17 del capitolo secondo: Gesù che scaccia i venditori dal Tempio. Un episodio che fa dire a Gesù: "Il Tempio (Ovvero un certo "tipo di religione"!), è finito". Ma i Giudei, con tutte le autorità religiose, fraintendono, e gli chiedono: "Quale segno ci mostri per fare queste cose?" (Gv 2, 18). Il Tempio per loro, era il luogo dove incontrare Dio, il luogo del rispetto della Legge, il luogo del culto..., ed i sacerdoti, i deputati a metterli in contatto con Dio. Con Gesù, tutto questo finirà, perché Lui è l'unico Tempio, è l'unico Santuario, dove l'unico Culto, a Lui gradito, è l'Amore: "Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri" (Gv 13, 34- 35). Fra quelli che interpretarono erroneamente, il gesto di Gesù, c'erano i Farisei, che si ritenevano essere i veri religiosi "doc", modelli per tutto il popolo, al quale "imponevano tradizioni" (Da Gesù definiti "pesanti Fardelli"), contrabbantati come volontà di Dio. Fra questi, vi è anche un certo Nicodemo, uno dei capi dei Giudei, che pur riconoscendo straordinarie caratteristiche in Gesù: "Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro: nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui" (Gv 3, 2), e tuttavia, del discorso che Gesù gli fa, capisce ben poco: "Se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio" (Gv 3, 3). Ovvero: "Caro Nicodemo, non è la rigida osservanza delle regole che salva, o il rispetto pedissequo della Legge, e delle tradizioni mosaiche, qui occorre "cambiare vita", ri-nascere "dall'alto". Ora questo avverbio, in greco "anothèn", può significare: sia dall'alto, che "di nuovo", e Nicodemo, purtroppo, lo capisce nel senso sbagliato, cioè "di nuovo", ovvero in "senso fisico"! Occorre invece, aprirsi allo Spirito, per conoscere Dio, che è Amore (Trinitario). Gesù fa capire anche, che Dio è come il vento, è di tutti, nessuno lo può possedere, quale "monopolio"!
Ma questo urtava terribilmente gli Scribi e i Farisei, che si ritenevano i migliori modelli di santità, dotati di ogni "pedigreen religioso"! Volendo un po' attualizzare, senza scandalizzarci, dobbiamo dire che anche nella nostra Chiesa ("Casta meretrix!"), abbiamo vissuto periodi storici nefasti, quando, ad esempio, nel Concilio di Firenze del 1442, si decretò che: "Extra Ecclesiam nulla salus" (Fuori della Chiesa non c'è salvezza!), mostrando così il volto del Dio "Giudice", che manda all'Inferno, tre quarti dell'umanità, compresi tutti i cristiani delle chiese ortodosse e protestanti, insieme agli ebrei, ai musulmani, ai credenti delle altre religioni.
È solo nel 1964, con l'Enciclica "Lumen Gentium (16), del Vaticano II, che riscopriamo la Verità dei due versetti del Vangelo di oggi, che ci rivelano il Volto del Dio "Amore": "Dio infatti, ha tanto amato il mondo, da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna" (v 16). Infatti Gesù è venuto non per "condannare", ma per "salvare": "Dio, come Salvatore, vuole che tutti gli uomini siano salvi" (1Tm 2, 4). E come Mosè, di fronte alla piaga dei serpenti velenosi, che uccidevano il popolo, fece un serpente di rame e lo mise su un'asta: chiunque lo guardava, dopo essere stato morso da un serpente, restava in vita
(Nm 21, 9), così, adesso, è Gesù che dà la vita, non solo fisica, ma anche interiore: "Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto" (G 19, 37); "Ed io, quando sarò innalzato..., attirerò tutti a me" (Gv 12, 32). Solo la fede può renderci gioiosi, nell'accogliere questa Parola del Signore. Partiamo, dunque, da questa certezza: Lui ci ama e vuole la nostra eterna salvezza! A tutti, una buona Domenica della Santissima Trinità.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 04/06/2023

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