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Mandatoriccio (Cosenza) - "Lunedì dell'Angelo


di DON MICHELE ROMANO - Questo giorno, successivo alla Pasqua, detto comunemente "Pasquetta", nel Calendario Liturgico cattolico, è solo Lunedì dell'Ottava di Pasqua. Prende il nome di "Lunedì dell'Angelo", per il fatto che in questo giorno, si ricorda l'incontro dell'Angelo con le donne, giunte al Sepolcro di Gesù. Il Vangelo di Marco, racconta che Maria di Màgdala, Maria Madre di Giacomo e Giuseppe, e Salomè, andarono al Sepolcro, con degli olii aromatici, per imbalsamare il corpo di Gesù. Avendo trovato spostato il masso che ostruiva la tomba, si sentirono smarrite e preoccupate. Mentre cercavano di capire cosa fosse successo, ecco che apparve loro un Angelo, che disse: "Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui! Ecco il luogo dove l'avevano posto" (Mc 16, 1-7). E aggiunse: "Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto!" Questo giorno, per noi Cattolici, non è un giorno di precetto (Tranne che in Germania e nei paesi germanofoli). La Chiesa, lo indica alla stessa stregua degli altri giorni dell'ottava di Pasqua. È stato introdotto come giorno festivo dallo Stato Italiano, nel dopoguerra. Non è molto chiaro il motivo per cui la tradizione, abbia spostato questi fatti, dalla mattina di Pasqua, cioè Domenica, al giorno successivo, ovvero al Lunedì. Probabilmente, questo equivoco, perpetrato nel tempo, potrebbe essere nato da un'errata interpretazione della locuzione: "Il giorno dopo la Pasqua", a cui i Vangeli alludono. Infatti, è la Pasqua ebraica, che cadeva di sabato. Una delle tradizioni della "Pasquetta", è quella di trascorrere la giornata, facendo una gita "fuori porta", o una scampagnata con amici e parenti. Una possibile interpretazione, dell'andare fuori città, e magari trascorrere una giornata all'aria aperta, è quella di ricordare il viaggio fatto da alcuni (Due) Discepoli (Menzionato solo Clèopa...
a cui possiamo aggiungere il nome di ognuno di noi!), verso Èmmaus. Proprio durante quel viaggio, appena pochi chilometri da Gerusalemme (Circa 11 km), Gesù apparve ai Discepoli, a dimostrazione che Egli era veramente Risorto. Quello di oggi, rimane sempre un giorno di festa e di convivialità, vissuto di solito in Famiglia o con gli Amici. Dopo aver celebrato la Pasqua, si avverte il bisogno di riunirsi ancora, con i propri cari e con gli amici, per fare festa. La "Fraternità", è il frutto della Pasqua di Cristo che, con la sua Morte e Risurrezione, ha sconfitto il peccato, che separava l'uomo da Dio e dai propri Fratelli. Gesù con la sua Risurrezione, ha abbattuto il "muro di divisione" fra gli uomini, facendoci dono della sua Pace, per darci, così, la possibilità  di tessere una nuova "rete di Fraternità", caratterizzata dalla novità del Dialogo e della Relazione. Una "novità", che per noi Cristiani, è diventata anche una responsabilità: "Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri" (Gv 13, 35). Che questa Comunione, e questa Fraternità, possano diventare il nostro nuovo "stile di vita". Rinnovati Auguri, e buona Pasquetta a tutti.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 10/04/2023

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