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di KATIA FILICE e DESIRÉ CHIRICO - Quando un anno volge al termine ed uno nuovo sta per iniziare tanti sono i propositi, le speranze, i ricordi. Tutti i giorni di festa ne sono pieni ma quelle del Natale di più. E ad ogni ricordo è legata la figura di un nostro nonno, di una anziana zia che portiamo sempre nel cuore. Li ricordiamo intenti a fare i dolci, a preparare tavolate, a cantare la strenna per i vicoli della città vecchia e percepiamo il loro sguardo a volte preoccupato ed altre scanzonato. Attendono figli e nipoti per stare tutti insieme e quando, per qualche motivo, questo non è possibile fanno di tutto per non mostrare agli altri il loro dispiacere. Sono i nonni di ieri e di oggi...in questo nostro vivere quotidiano meno cadenzato e più irrequieto ancora loro la fanno da protagonisti. Al mattino si ritagliano del tempo, chi va in palestra, chi fa una salutare passeggiata, chi si dedica a un suo hobby, chi amplia la sua cultura. Seguono corsi di informatica, di teatro, frequentano seminari di medicina, partecipano alla premiazione di un libro. Vivono in questo mondo insegnandoci ogni giorno che il segreto sta tutto in quel non fermarsi mai, in quel non darsi mai per vinti. Al pomeriggio, spesso, badano ai nipoti, li accompagnano, li seguono, semplicemente li amano. Tra loro si crea un legame indissolubile. E questi bambini, una volta cresciuti, proprio a loro più che ai genitori confidano i loro dispiaceri e chiedono loro consigli. Nessuno come la nonna riesce a dare speranza perché, in quella consapevolezza leggera, mette le sue esperienze, i suoi dolori, le sue gioie. Spesso nel farlo si emoziona e in quelle lacrime c'è tutta la sua vita...ed anche la nostra.