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“Le notizie che arrivano ogni giorno dai cinque continenti ci parlano di tanti sacerdoti, religiosi, religiose e laici, impegnati al fianco di coloro che soffrono, con un approccio globale, perché in questo momento è l’uomo nella sua complessità che va aiutato a guarire, mediante una sintonia di interventi”. Partendo da questi presupposti la parrocchia “San Giovanni Battista” di Mirto Crosia, guidata dal parroco, nonché  vicario foraneo della vicaria di Longobucco, don Giuseppe Ruffo (foto), partecipa alla raccolta di latte in polvere per i neonati in Libano. Da don Ruffo, a cui  non sono mancate parole per evidenziare il bisogno di essere solidali verso chi ha bisogno, l’invito rivolto non solo alla comunità parrocchiale, ma esteso a tutte le persone sensibili e vogliose di dare un supporto concreto, affinché si partecipi in massa alla suddetta iniziativa che si terrà domenica 19 settembre negli orari delle Sante Messe, vale a dire, 8,30; 10,30 e 19,30. Lo stesso presbitero ha evidenziato che “nel Libano, causa una crisi socio-economica che avanza da trent’anni, vi è lo spettro della malnutrizione e non possiamo permettere che i bambini ne siano vittime. Purtroppo – ha aggiunto don Giuseppe Ruffo - le importazioni di latte in polvere e altri beni di prima necessità procedono a singhiozzo per la carenza di liquidità in valuta pesante”. Dunque, ancora una volta la parrocchia “San Giovanni Battista”,  realtà in continua evoluzione, è impegnata non solo nel contesto ecologico, oltre che a quello puramente religioso, ma anche sotto il profilo caritatevole, avendo sempre cura del prossimo, a prescindere dalla distanza geografica. Antonio Iapichino