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Crosia (Cosenza) - Focus artisti – Michele Straface coltiva la passione della “String art”


Attraverso le più molteplici forme d’arte, l’individuo ha l’opportunità di soffermarsi e riflettere sulle diverse tematiche che vengono proposte. A Mirto Crosia, Michele Straface, coltiva la passione della “Stringa art”. In realtà il quarantasettenne ionico, sin da bambino ha avuto l’opportunità di percepire la forza dei materiali ferrosi, grazie all'azienda di famiglia, di origine longobucchese, portata avanti da varie generazioni. Il suo lavoro sistematico verso la forma artistica che porta avanti con tenacia si incentra prevalentemente sulla ricerca quotidiana dei tanti modelli iconografici di molti personaggi realistici o fantasiosi che hanno contribuito a lasciare un segno indelebile all' interno della storia dell'umanità. Le grandi lastre perforate dai piccoli chiodi e intrecciati, questi ultimi, da fil di ferro immettono Michele Straface all'interno della corrente artistica della String art, e non solo. Per quanto concerne la celebrazione dei tanti personaggi del  fumetto e del mondo  politico e culturale è doveroso immettere tutta l'opera dell'artista crosimirtese all' interno dei parametri stilistici della New Pop. Michele Straface in questi ultimi anni ha iniziato a partecipare a tante mostre di rilievo. Nel 2018 è stato presente nell’allora Città di Rossano Calabro, oggi Corigliano Rossano, alla prima Quadriennale delle Arti contemporanee del Chiostro monumentale di San Bernardino, con la sua opera dedicata a Diabolik, l’eroe a fumetti, mentre nel 2019, a Cosenza presso il Castello Svevo, in occasione dell’Artes Maximae Friedrich II Hohenstaufen Prize, è riuscito a conseguire il primo premio assoluto, su altri 10 in bronzo. Il riconoscimento gli è stato consegnato dalla madrina d’onore, Sabrina Miceli dei Baroni Serradileo. La giuria, presieduta dal  gallerista Vincenzo Le Pera, dagli storici dell'arte Gianluca Covelli e Alessandra Carelli e dalle galleriste di Lamezia Terme  Giovanna Adamo e Adele Paola hanno espresso giudizi positivi nei confronti dello stesso Straface. Nel 2019 è stato presente con tre suoi lavori anche nella Galleria D' Arte SpazioArte 57 di Lamezia Terme, inoltre sempre nel 2019 ha partecipato all’Artexpo' 2019  al Chiostro Monumentale di San Domenico in Cosenza con altre cinque opere. Sempre nel 2019 è stato presente all’interno delle Collezioni della  permanente dell'Arte contemporanea nel Palazzo dei Principi da Bisignano ad Acri, con un’opera di un metro di altezza. Michele Staface  è seguito e descritto in innumerevole catalogazioni scritte e recensite dai critici Vincenzo Le Pera (Galleria d'arte Il triangolo di Cosenza) Gianluca Covelli (storico dell'arte, direttore generale del Museo Mae di Zumpano, Giuseppe Giglio (Storico dell'Arte, nonché membro onorario degli esperti d'arte in Italia), Alessandra Carelli (storico dell'arte e Direttore del Museo e delle pinacoteche Cesare Bacelli di Marano Principato e Gianfranco Pugliese (critico d' arte). Il suo è un lavoro certosino. In continua evoluzione. Alla ricerca della precisione e della qualità. (Ant. Iap.)


di Redazione | 18/11/2019

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