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È stata presentata, presso il ristorante “Deja vu” di contrada Galderate, la nuova fatica letteraria di Stanislao Formichella dal titolo “L’oblio della memoria”, alla presenza del Sindaco di Rossano Franco Filareto e del prof. Sandrino Fullone. Ha aperto la presentazione l’autore che ha spiegato – riferisce una nota dell’Ufficio stampa del Comune di Rossano - le velleità che lo hanno spinto a scrivere questo libro: spronare la coscienza dei giovani che devono prendere esempio dai contadini di Melissa. Il libro di Formichella contiene un’intervista a Francesco Zito, fratello di una delle vittime dell’eccidio di Melissa che all’epoca dei fatti aveva dieci anni. Per il prof. Fullone il volume di Formichella è un libro a più facce che collega delle questioni pressanti del passato, come l’oppressione dei governi sabaudi, con il presente. Il libro, ha proseguito Fullone, è scorrevole, asciutto e penetrante, punta all’essenziale ed è coerente con le sensibilità sociali dell’autore che vede la perdita della memoria come un elemento negativo che non assicura un futuro ad un popolo. Il Sindaco Filareto in apertura del suo intervento ha ricordato l’importanza del libro in un tempo in cui la formazione delle coscienze è affidata esclusivamente alla televisione e ai nuovi mezzi di comunicazione. Il primo cittadino ha spiegato che il libro suggerisce due temi: l’oblio e la memoria. Oblio vuol dire dimenticanza che va respinta perché un popolo che dimentica perde il senso dell’appartenenza. Memoria -ha affermato il Sindaco in conclusione del suo intervento- vuol dire che tenere alto il vessillo del ricordo significa, per  un popolo, avere un futuro. La presentazione del libro si è conclusa con un ping-pong fra il pubblico presente e l’autore.