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Cosenza (Cosenza) - Assaggi di cinema si chiude con i corti lucani


Si è conclusa la III edizione di “Assaggi di Cinema” rassegna deedicata ai cortometraggi, sul palco della Sala Quintieri del Teatro A. Rendano di Cosenza. Una seconda serata dedicata al cinema lucano e all'accordo tra Calabria Film Commission e Lucania Film Commission.

Ospite dell'evento, Paride Leporace Direttore della Lucania Film Commission e, ad interim, della fondazione calabrese. “La Basilicata ha una storia cinematografica importante – spiega – dopo il grande successo di The Passion di Mel Gibson si è aperto un nuovo capitolo e la Lucania è riuscita a intercettare altre importanti produzioni hollywoodiane. Parallelamente la nascita della Film Commission ha dato nuovo impulso e ha lavorato sulle produzioni e sui nuovi autori del territorio. Stiamo raccogliendo i frutti di questo importante lavoro. Il mio impegno è quello di tornare in Calabria, la mia terra, e contribuire a rilanciare il cinema in una regione che merita un giusto spazio in questo settore. Abbiamo aperto un dialogo prezioso con la Basilicata. Si è appena concluso il bando Lu.Ca.; avvieremo percorsi di formazione sul territorio. E ci sono molti progetti in cantiere. Inoltre, abbiamo l'onore di avere il Premio Oscar Mauro Fiore come Presidente Onorario. Siamo partiti con il piede giusto, assieme al Presidente Giuseppe Citrigno”. 

Assaggi di Cinema è patrocinato dall'Amministrazione comunale di Cosenza, dalla Film Commission Calabria, dall'Anec e Agis Calabria. Organizzato dall'associazione culturale IDEA e ideato dal direttore artistico, Andrea Solano.

A condurre le interviste la giornalista Raffaella Salamina. Ad arricchire la serata, un talk show a cui hanno partecipato, dal parterre, giornalisti di settore. Una serata dedicata al cinema made in Lucania, ospiti giovani talenti esperti del settore: Gianni Alfino di Arifa Film; Sara Lo Russo di Dieffenove Produzioni; Dario Toma direttore di produzione del corto “Papaveri e Papere”. Inoltre, ospite del talk sul corto “La ricerca della forma”,  l'assessore all'urbanistica  della Regione Calabria, Franco Rossi. Infine, è stato illustrato una ricerca di mercato condotta dalla società Demoskopica e illustrata da Nino Floro:” Il cinema è ancora il settore culturale di maggiore appeal per il pubblico – spiega Floro- ma il dato che sorprende è che a crescere esponenzialmente sia il pubblico dei giovanissimi tra 15 e i 25 anni. Naturalmente, sono loro ad abbandonare la sala cinematografica e a preferire il web vedendo i film in streaming. Anche se la sala cinematografica resta ancora il luogo deputato per vedere il buon cinema”.

In scaletta, i corti dei registi lucani:“La riva” di Nicola Ragone; “La ricerca della forma” di Vania Cauzillo; “Papaveri e Papere” di Adelaide Defino e  il trailer “Matera 15/19: Episodio I” dei calabresi  Nicola Rovito e Fabrizio Nucci. 

“La riva” di N. Ragone Un corto che rende omaggio alla tradizione della commedia all'italiana. Una coppia di borghesi decide di trascorrere una giornata al mare. Nel giro di poco tempo la riva diventa una metafora di quanto possano essere opprimenti e, in un certo senso, artificiosi i rapporti sociali e familiari. La spiaggia e i suoi abitanti, tra un’onda e l’altra, diventano un inferno “sartriano” dal quale non si può che fuggire in mare aperto. Ma anche li, inaspettatamente, c’è già qualcuno.

“La ricerca della forma” di V. Cauzillo Nel 1967 Sergio Musmeci realizzò una straordinaria opera di ingegneria, sintesi della ricerca di una vita. Un ponte fatto di curve e linee complesse, persino troppo coraggioso per l’epoca. L'occasione era arrivata da una città di provincia, nel Sud dell’Italia: Potenza. Il documentario racconta la sfida che il cantiere rappresentò per il progettista e una intera comunità, e il punto di svolta segnato nella storia dell'architettura.

“Papaveri e papere” di A. Defino Matera, 1952. Il democristiano De Gasperi visita i Sassi. L'intento è la bonifica di una zona storica bellissima ma decaduta nelle condizioni igieniche e demograficamente compressa. Non tutti, a Matera, sono in fermento per l'evento politico: in un piccolo rione borghese, le famiglie s'adoperano per preparare i propri bambini in vista dell'evento canoro dell'anno. S'infuoca la sfida tra le famiglie Salvetti e Leggeri, i due antiquari della città, opposti anche nella scelta delle canzoni: Tulipan per i Salvetti e Papaveri e Papere per i Leggeri. A differenza dei genitori (Leone e Paradiso), che sembrano non pensare ad altro, la piccola Chico (Di Cuia), tenera bimbetta dei Leggeri, vive l'esperienza con un certo distacco trovando rifugio tra le braccia della vecchia tata Gabriella (Del Piano).

“Matera 15/19 I episodio” di F. Nucci, A. Nucci e N. Rovito un documentario ancora in fase di realizzazione della coppia di giovani registi e sceneggiatore calabresi. Mancano tre anni all’avvio dell’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e la straordinaria città della Basilicata fa già da cornice a una serie di iniziative preparatorie ed a mirati percorsi culturali e sociali, in vista dell’atteso appuntamento. un’esperienza alla scoperta del ‘brand Basilicata’, un viaggio attraverso i luoghi, le sue particolarità enogastronomiche, le più innovative attività d’intrattenimento turistico.  

“Abbiamo voluto raccontare, in queste due serate, ciò che avviene in Calabria e nella vicina Lucania per quanto riguarda il cinema – afferma il direttore artistico Solano – Siamo giunti alla terza edizione di un evento che tenta di essere una vetrina per giovani autori di talento. Assaggi di Cinema lavora tutto l'anno – continua Solano – In cantiere abbiamo diversi progetti. Sono nate collaborazioni, preziose sinergie come con la Open Fields productions. Siamo lieti di aver avuto il patrocinio della Calabria Film Commission, dell'Anec e Agis Calabria. E grazie soprattutto, all'attenzione dell'amministrazione comunale di Cosenza”.

Ad allietare il pubblico, la performance delle Paint up make up artist Academy di Emilia Imbrogno e le piacevoli digressioni musicali della live band capitanata dalla voce di Antonio Gelsomino. Con lui: Diego Altomare (piano), Sasà Calabrese (contrabbasso); Arturo Blundi (sax); Fabrizio La Fauci (batteria). Alla direzione tecnica delle due serate, Liborio Salerno.


di Redazione | 01/11/2016

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