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Mendicino (Cosenza) - Domani doppio appuntamento con i libri Pellegrini


 Domani,  mercoledì 9 settembre, doppio appuntamento con “I libri Pellegrini”. Si inizia alle ore 18, presso il Palazzo del Gaudio-Campagna a Mendicino con la presentazione del libro "Don Nunnari racconta la sua Calabria" di Attilio Sabato all'nterno della rassegna "Libri a... Palazzo - incontri con gli autori". Dopo i saluti del Sindaco Antonio Palermo e di Don Enzo Gabrieli, intervengono Mons. Salvatore Nunnari e l'autore Attilio Sabato. Coordina il dibattito Antonietta Cozza. “Don Nunnari. Racconta la sua Calabria” di Attilio Sabato è un libro che nasce dall’incontro tra Monsignor Salvatore Nunnari e il giornalista Attilio Sabato. Un incontro speciale, unico, pressoché irripetibile, fatto di ascolto e dialogo, di silenzi gravidi di parole, di sguardi, di attese in un continuo ribaltamento delle prospettive e dei ruoli. Ne viene fuori una Calabria raccontata con sguardo lucido e penetrante al pari di un’aquila che è capace di “affissarsi al sole”. Sono gli occhi di Don Nunnari, uomo titanico, che ha attraversato e tagliato la storia della Calabria diventandone egli stesso storia e ha guidato, amministrato, controllato, influenzato e ridisegnato con equilibrio e straordinaria modernità la storia della chiesa meridionale degli ultimi decenni. Don Nunnari racconta la sua terra mentre viene raccontato dalla penna efficace di Attilio Sabato che non si sovrappone mai alla voce dialogante dell’alto prelato.  Si continua alle ore 21,00 presso il Chiostro domenicano di Montalto Uffugo, nell'ambito della manifestazione Leocavallo dedicata al tema dell'emigrazione, dove verrà presentato il libro di Paola Stefania Fratto "La vita che resta". Interviene  lo scrittore Sergio Aquino e i giornalisti: Attilio Sabato, Mimmo Bilotta, Antonio Sergi, Francesco Oliverio ePantaleone Sergi. L'autrice, Paola Stefania Fratto, dialogherà con il pubblico e a conclusione della presentazione leggerà la poesia "Roshaun" scritta da Paola Stefania Fratto e dedicata alla tragedia degli sbarchi. "La vita che resta" di Paola Stefania Fratto racconta una storia quasi senza tempo: quella di zio Tore e Leo.  Leo è poco più di un bambino quando capita per caso nel garage di zio Tore che si affaccia sulla strada e domina la piazza dove i bambini giocano e fanno rumore. Un garage, quello di zio Tore, che è come un luogo magico e fatato che incanta Leo che trascorrerà qui molti anni della sua vita affascinato dai racconti del vecchio che narrano di un passato atavico che è come un antico scrigno di tesori. Leo diventa adulto, zio Tore invecchia con l’argento nei capelli e nella voce. Ma la vita alcune volte è una cesoia che recide tutto il bello dell’esistenza.  La tragedia incombe e il giovane Leo, che si affacciava alla vita con la dolcezza dei suoi anni e la promessa dell’amore, resta vittima di un incidente.  Cosa resta della storia di Leo e zio Tore? Tanto amore e la vita che, lentamente, riprende il suo corso con una nuova vita in sboccio.

di Redazione | 08/09/2015

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