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Santo Seminario (foto), attraverso una missiva inviata al Prefetto e al Viceprefetto di Cosenza e per conoscenza al Sindaco di Crosia, Alla Direzione Centrale Autonomie Locali, al Ministro degli Interni e ai parlamentari Magorno e Bruno Bossio, e trasmessa agli organi di stampa, ha tracciato un excursus sulla vicenda che lo ha portato all’autosospensione da consigliere comunale. <<Ecc.mo Signor Viceprefetto>>, esordisce Seminario, <<faccio riferimento alla sua lettera di sensibilizzazione datata 10 agosto 2015 inviata al Sindaco del Comune di Crosia perchè provvedesse alla convocazione del Consiglio, per informarla sulla sua lettera: alla data odierna nessuna considerazione ha suscitato nel sindaco di Crosia>>. E spiega. <<Non so più a quale autorità rivolgermi per appellarmi a far rispettare i doveri d’ufficio che il citato D. Lgs. 267/2000 e art. 9 dello Statuto del Comune di Crosia prescrive se non all’Autorità Giudiziaria, che in politica dovrebbe essere l’ultima spiaggia >>.  Seminario sottolinea che con lettera del 30 luglio scorso inviata al Prefetto di Cosenza e al  Sindaco, per protestare contro l’inerzia delle autorità preposte si è autosospeso dal Consiglio comunale <<fino a quando la legalità e la trasparenza venga ristabilita. Infatti al Consiglio Comunale del 27 agosto 2015 per questi motivi non ho partecipato. E non parteciperò in seguito fino alla mia decadenza, se è questo che qualcuno vuole>>. L’argomento da portare in Consiglio comunale a cui fa riferimento Santo Seminario riguarda la vicenda sulla mensa scolastica. A giudizio di Seminario, la sua richiesta non è stata ancora evasa dal sindaco, in quanto nell’ultima seduta il sindaco ha inserito la voce “Informativa problematica mensa scolastica”, quindi, senza prevedere la discussione in aula.