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Ancona (Ancona) - In Ancona avviato l’ascolto di tutte le parti interessate alla nuova programmazione


È partita martedì 2 luglio, con il primo seminario di ascolto organizzato presso il Ridotto del Teatro le Muse di Ancona, la serie di incontri tra Regione e stakeholder in vista della nuova programmazione del PSR – Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 delle Marche.   Il Psr riguarda tutte le categorie economiche attive o coinvolte nelle attività di sviluppo rurale – settore giudicato strategico dalla Regione Marche - ed ha una ricaduta sull’intero tessuto sociale regionale. Per questo motivo il confronto con il partenariato e l’analisi dei dati del vecchio PSR rappresentano un momento fondamentale per la nuova programmazione.   A tal proposito l’assessore all’Agricoltura Maura Malaspina ha dichiarato “abbiamo avuto un primo momento di confronto importante per cominciare a lavorare al prossimo programma di sviluppo rurale per la nostra regione. Quello dell’agricoltura è per noi un settore strategico, uno dei pochi con segni positivi in questo periodo di difficoltà economiche”.   Il seminario si è aperto con la presentazione del contesto socio-economico marchigiano a cura di Andea Arzeni dell’Inea regionale seguito dall’analisi dei dati illustrati dai valutatori esterni della Lattanzio Vic di Roma, Paris e Zincato, e dalla presentazione delle risultanze di appositi questionari proposti a tutti gli stakeholder del sistema.   Prima dell’apertura del dibattito la dirigente del Servizio Agricoltura, Cristina Martellini, ha definito l’incontro come “un momento di ascolto prezioso e di collaborazione costruttiva che vogliamo facilitare al massimo. Ci saranno prossimi seminari e un confronto continuo con l’apporto di tutti. Per questo abbiamo anche realizzato un forum sul blog PSR sempre aperto al vostro contributo e allo scambio di informazioni”.   Il partenariato appena avviato è un passaggio fondamentale per il nuovo Programma di Sviluppo Rurale che dovrà tendere, secondo le direttive europee, allo sviluppo di tutto il territorio. Sarà fondamentale impostare al meglio la futura programmmazione ed essere in grado di attrarre fondi comunitari destinabili alle Marche per circa 500 milioni di euro con uno sviluppo di investimenti per oltre un miliardo. D’altra parte la regione si è sempre distinta a livello nazionale per efficienza nella spesa e qualità dei risultati raggiunti. Le nuove sfide passano da alcuni macrobiettivi, tra questi, oltre allo sviluppo del sistema agroalimentare, la tutela dell’ambiente, il contrasto ai cambiamenti climatici, l’inclusione sociale nelle aree interne e i servizi alla popolazione. La Regione Marche è pronta, in aperta collaborazione con tutte le forze in campo, ad affrontare la sfida, mentre si sta lavorando con il Ministero dell’Agricoltura per sburocratizzare e semplificare l’accesso ai fondi da parte degli imprenditori.

di Redazione | 06/07/2013

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