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Crotone (Crotone) - La BpMezz chiude il bilancio 2012 con un utile in crescita e festeggia il suo 5° anno


Il 2012 è non solo il quinto anno di vita della BPMezz, nata nel 2008 dalla fusione tra la Banca Popolare di Crotone e la Banca Popolare del Materano, ma soprattutto è il quinto anno che l’Istituto chiude con risultati positivi e in crescita.   Il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato, nella seduta del 6 marzo, il bilancio che verrà presentato alla prossima Assemblea dei Soci, organizzata a Crotone per sabato 6 aprile. Pur in un contesto di forte crisi economica, ancora più sentita nelle regioni del Mezzogiorno, la BPMezz è riuscita, attraverso un’attenta gestione dei costi e dei rischi, a ottenere risultati positivi e in crescita. Questi dati sono ancora più significativi se rapportati al difficile scenario economico in cui stiamo operando. Il 2012 sarà, purtroppo, per il sistema economico italiano l’anno dei record negativi: secondo gli ultimi dati dell’Istat il tasso di disoccupazione e la pressione fiscale hanno registrato i livelli più alti degli ultimi venti anni; il PIL continua a calare trainato dalla flessione ormai congiunturale dei consumi e degli investimenti; il tasso di natalità delle nuove imprese è al minimo storico. Malgrado il calo della domanda di finanziamenti sia da parte delle famiglie che delle imprese abbia determinato un peggioramento dei risultati economici dell’intero sistema bancario, le banche del territorio e le banche popolari, come la BPMezz, proprio in questa fase hanno dimostrato ancora di più l’importanza del proprio ruolo, fondato sul saldo legame alle proprie radici e a una filosofia di relazioni con la comunità basata sulle persone ancor prima che sui prodotti. Il bilancio della BPMezz porta in parte i segni di questa grave crisi, ma al tempo stesso mostra una Banca solida e competitiva, che conquista sempre di più il favore della clientela.   Crescono i volumi dei depositi Sul fronte della raccolta diretta in termini di media liquida, ossia del volume dei risparmi che la clientela ha affidato all’Istituto, la BPMezz ha registrato nel 2012 un incremento del 7,38%. Tale dato se confrontato con il dato dell’intero sistema bancario, cresciuto, secondo l’ABI, solo dell’1,62%, mostra come la BPMezz stia conquistando sempre di più la fiducia della clientela. La raccolta indiretta, ossia gli investimenti fatti dai clienti tramite la BPMezz sui mercati finanziari e assicurativi, mostra un aumento del 3,67%. Ne consegue che al 31 dicembre 2012 la raccolta complessiva risulta pari a 4,5 miliardi di euro, in aumento del 4,67% rispetto all’anno precedente.   Si riduce la componete degli Impieghi a causa della flessione dei fidi in conto corrente. Stabili mutui e prestiti. Nonostante il perdurare di questa crisi economica abbia ridotto il potere di acquisto delle famiglie e le capacità di investimento delle imprese, la BPMezz ha continuato a sostenere le esigenze del territorio. Gli impieghi registrano, in termini di media liquida, un calo del 2,81%, in linea con il dato di settore. La contrazione è stata determinata da un minor utilizzo, da parte della clientela, dei rispettivi fidi di conto corrente, mentre i mutui e i prestiti risultano stabili. Un indicatore su tutti esprime il sostegno che la Banca svolge a favore dell’economia locale: l’81% dei fondi raccolti dalla clientela viene reinvestita sotto forma di finanziamenti alle imprese e alle famiglie dei territori in cui opera la Banca.   La difficile situazione economica, ben rappresentata dal forte incremento del tasso di disoccupazione, sta mettendo in seria difficoltà i bilanci delle famiglie, riducendone il potere di spesa. Gli effetti di questo fenomeno sono riscontrabili a livello bancario nell’aumento delle “sofferenze” e delle “partite anomale”, ossia dei crediti la cui riscossione è incerta poiché i soggetti debitori si trovano in stato di seria difficoltà. Grazie ad una rigorosa politica di accantonamento e all’attento sistema di monitoraggio adottato per individuare per tempo le diverse situazioni di difficoltà dei clienti, la BPMezz ha registrato nel 2012 un indicatore della “qualità del credito”, dato dal rapporto tra le sofferenze e gli impieghi, pari al 3,32%, in peggioramento rispetto allo scorso anno di oltre un punto, in linea al dato nazionale che nel 2012 è stato pari al 3,35%.   I risultati economici: come la BPMezz ha raggiunto un utile di 25 milioni La Banca Popolare del Mezzogiorno presenterà ai suoi soci un utile di 25.2 milioni di euro, in aumento del 19,45% rispetto allo scorso anno. Tale risultato si è ottenuto nonostante la forte politica prudenziale adottata dall’Istituto, che ha visto una crescita degli accantonamenti per rischi di credito, legata all’aumento delle sofferenze appena evidenziate.   Al raggiungimento di questo risultato hanno concorso principalmente:
  • la crescita del margine di intermediazione (+2,08%) e delle commissioni nette (+2,76%), voci di ricavo legate ai servizi bancari e finanziari offerti dalla banca;
  • un’attenta politica di gestione dei costi, che nel 2012 hanno registrato una flessione del 2,82%. La flessione non ha riguardato i costi del personale che invece hanno registrato un aumento del 2,78%.
  L’importante risultato economico raggiunto dalla Banca è stato destinato in buona parte al rafforzamento patrimoniale della Banca: il 62% dell’utile è stato destinato all’incremento del Patrimonio netto della Banca. Tale scelta denota un'attenta politica della banca che accantona una buona parte del risultato positivo di quest'anno per rendersi più solida e più capace di affrontare i rischi futuri. Incluso il risultato di esercizio, il patrimonio aumenta del 5,11%, attestandosi a 372 milioni di euro.   Il Direttore Generale, Roberto Vitti, afferma: “La nostra banca dimostra di essere una realtà molto solida, basti dire che abbiamo già raggiunto i livelli di ‘Basilea 3’. Il ‘Tier 1 capital ratio’ – ossia il rapporto tra il Patrimonio di base della banca e le attività di rischio ponderate – è salito dal 12,38% del 2011 al 15,02% del 2012: un dato molto positivo considerando che le indicazioni di Banca d’Italia pongono come valore di riferimento l'8%. Ciò dimostra che la nostra banca è ben patrimonializzata soprattutto rispetto all'esposizione ai rischi. L'incremento del 2012 è legato al fatto che la Bpmezz ha messo a Patrimonio il 62% dell'Utile: tale scelta denota un'attenta politica della nostra Banca che ‘mette da parte’ una bella fetta del risultato positivo di quest'anno per rendersi più solida e più capace di affrontare i rischi futuri. La patrimonializzazione che è il dato principe di qualsiasi azienda, lo è ancor di più per le aziende bancarie che devono fondare la propria attività sulla fiducia nei risparmiatori depositanti”.   Il Presidente Francesco Lucifero afferma: “Dopo cinque anni di intensa attività, questa nostra giovane azienda, sorta dalla fusione della Banca Popolare di Crotone con la Banca Popolare del Materano, sta dimostrando al meglio le proprie potenzialità. Questo dimostra la validità della scelta di far nascere una nuova realtà che ha come missione quella di divenire l’istituto bancario di riferimento di tutte le regioni del Mezzogiorno. Anche se il bilancio del 2012 mostra in parte i segni della crisi economica in cui operiamo quotidianamente, esso dimostra allo stesso tempo che la nostra Banca ha gli uomini e i mezzi necessari non solo per chiudere un anno con risultati in crescita, ma soprattutto per affrontare futuri traguardi ancora più ambiziosi.”

di Redazione | 28/03/2013

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