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di ANTONIO IAPICHINO - Domenica sera, la Chiesa parrocchiale “Divino Cuore di Gesù” di Mirto, guidata da don Umberto Pirillo, ha proposto un evento straordinario: la  meditazione della Via Crucis, con i canti dell’antica tradizione longobucchese, sui versi del Metastasio, risalenti al 1700. La Chiesa era illuminata a giorno. Un gran numero di fedeli ha partecipato, attivamente, alla funzione religiosa, animata dallo stesso parroco. C’è da sottolineare che a Mirto vivono migliaia di persone originarie di Longobucco. In molti, infatti, oltre la fede personale e al bisogno di una concreta partecipazione alle varie azioni e attività della vita parrocchiale, hanno sentito il “richiamo” dai canti provenienti dalle proprie origini. I versi sono stati eseguiti a più voci, con arte e calore. La tradizione della Via Crucis è ancor ben viva a Longobucco grazie al gruppo cantori dell’associazione culturale “Anima longobucchese”. I canti della Via Crucis vengono riproposti ogni anno in diverse parrocchie della Diocesi e per la prima volta, quest’anno, anche nella Cattedrale di Cosenza il prossimo15 marzo, in una celebrazione dedicata a tutte le associazioni laiche femminili della città. A Longobucco questa tradizione va avanti da secoli, anche, e soprattutto grazie alla volontaria e appassionata dedizione dei “cantori” che si sono susseguiti nei vari decenni. Ampi gli apprezzamenti che hanno ricevuto i coristi e solisti che sono giunti appositamente nella cittadina ionica. Ringraziamenti sono arrivati anche dal parroco, sia a titolo personale e sia a nome dell’intero Consiglio pastorale parrocchiale.