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Mandatoriccio (Cosenza) - L'Ottava: significato e valore


di DON MICHELE ROMANO - In questi giorni, stiamo vivendo "l'Ottava" del Santo Natale! Con questo termine *Ottava*, nella Liturgia della Chiesa Cattolica, si intendono gli otto giorni che seguono una Festa molto importante, compreso il giorno della Festa stesso. Così, per l'Ottava di Natale, si intendono gli "Otto giorni", che vanno: dal 25 dicembre al primo gennaio compresi, quando celebreremo la Solennità di Maria Santissima, Madre di Dio. Come pure, per l'Ottava di Pasqua, si intendono gli "Otto giorni": da Pasqua, alla Domenica successiva, chiamata "Domenica In Albis". In definitiva, l'Ottava di una grande Festa, ha il significato di prolungare la Festa stessa, sottolineando anche il ciclo settimanale della Liturgia Cristiana, che vive il suo momento culminante, nella Celebrazione della Domenica. Già nell'Antico Testamento, troviamo alcuni esempi di celebrazioni "rituali", che si protraevano per una settimana:
- "La Pasqua", che cade il 14 del mese di Nìssan, e gli Àzzini (Es 12, 15.19 - Dt 16, 3), celebrati dal 15 al 21 dello stesso mese (2Cr 35, 17);
- "La Festa delle Capanne" (Dt 16, 13), celebrata dal 15 al 21 del mese di Tisrì, con un giorno di festa popolare, il 22 Tisrì;
-"La Dedicazione del Tempio di Gerusalemme, sotto il Re Salomone (1Re
8, 62-66), e la sua riconsacrazione all'epoca dei Fratelli Maccabei (1Mc 4, 56 - 2Mc 10, 6). Gli antichi Scrittori Medievali, e gli stessi Padri della Chiesa, hanno sempre interpretato il numero "8", come il numero "perfetto", un numero che simboleggia la perfezione suprema, il termine della stessa esistenza umana: il Paradiso, la Gloria di Dio, anticipazione della Beatitudine eterna. Luminoso esempio nei Vangeli, lo troviamo nell'esperienza dell'Apostolo Tommaso, che mancante nella prima Apparizione Pasquale del Risorto, "Otto giorni dopo..."(Gv 20, 19-29), fu presente nel Cenacolo, e "credete", divenendo, partecipe, così, della gioia di Cristo Risorto. Come numero ordinale, "Ottavo" (in greco: "Ogdòe"), ricorre nella Bibbia, 45 volte, sia come spazio di tempo, ma soprattutto per indicare la Consacrazione di qualcuno o qualcosa al Signore. Vedi, ad esempio: - Il Re Saul, che viene sostituito con Davide, "Ottavo" figlio di Jesse (1Sam 16, 1-13);  -La purificazione del Tempio, che avveniva ogni 8 giorni (2Cr 29, 17). - In due Salmi, ancora (6,1 e 12,1), il numero 8 indica l'ottava corda di uno strumento musicale, per cantare i Salmi nel Tempio.
Nel Nuovo Testamento, il numero
8/Ottavo, compare 13 volte, ma noi ci soffermeremo solo su tre, che troviamo nel Vangelo secondo Luca! Costituiscono quasi una "trama", e ci presentano tutta la vita di Gesù, segnata dal numero "8": all'inizio, a metà, e alla fine del suo Vangelo, stabilendo un filo Cristologico che fa da sfondo al viaggio (Èxodon) di Gesù, verso Gerusalemme, e da qui, verso il Padre. I testi di riferimento sono: - Lc 2, 21: "Quando furono compiuti gli otto giorni perché fosse circonciso, gli fu messo nome Gesù";
 - Lc 9, 28: "Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare";
- Lc 24, 1: "Il primo giorno della settimana (cioè, dopo i "Sàbbati", frase tecnica per indicare l'Ottavo giorno, la Domenica), al mattino presto...!
Queste indicazioni di Luca, dell'Ottavo giorno, riferiti: alla Circoncisione, alla Trasfigurazione, e alla Pasqua di Gesù, non sono solo un riferimento temporale, ma sono simbolo del Messia e del nuovo Adamo. L'Ottavo giorno, in definitiva, indica "un tempo" che appartiene a Dio, è un supplemento di pienezza, a completamento del numero 7, che ci ricorda il numero di giorni della Creazione. Il numero "8", gli conferisce un accento di gioia e di trionfo, allorquando Dio, dopo il peccato di Adamo, ha dato origine a una "nuova" Creazione, proiettata in Cristo, nuovo Adamo, per assicurare la Vita eterna, a tutti i suoi figli. Infatti, in Cristo, l'Ottavo giorno, è "il Giorno del Signore", Risuscitato, ovvero della pienezza della gioia, che riscatta la "Creazione imperfetta", e la proietta in un nuovo orizzonte, nella pienezza di Dio, attraverso il Messia e Redentore. Come nella Bibbia, il "666", è l'imperfezione assoluta (il 6 - ripetuto tre volte - è simbolo del demonio, ovvero 7-1), così "l'888", (che secondo la "Ghematria", il nome Jesùs, ha il valore di 8x3: 888), è il massimo della "Perfezione Perfetta!" Viviamo, pertanto, questi giorni dell'Ottava del Santo Natale, con la consapevolezza che essi, rappresentano il simbolismo di un cammino, che troverà il suo compimento e la sua pienezza, nel Regno di Dio! A tutti, Auguro, una serena giornata.


di A cura della Parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 29/12/2023

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