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Mandatoriccio (Cosenza) - Ordine Sacro


di DON MICHELE ROMANO - Gesù, istituendo il Sacramento dell'Ordine, nell'ultima Cena: "Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me" (Lc 22, 15), ha voluto assicurare per sempre la presenza dei Sacerdoti sulla terra:- *Con il potere di "consacrare" il pane e il vino*, offrendo il Sacrificio dell'Altare, che comunemente chiamiamo Santa Messa: "Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi" (Gv 20, 21); *Con la facoltà di rimettere i peccati*: "A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati" (Gv 20, 23) ; - "Cristo ha affidato a noi il ministero della riconciliazione" (2Cor 5, 18); *Con il potere di battezzare*: "Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" (Mt 28, 19). Certo, per diventare Sacerdoti, bisogna avere la "Vocazione", essere chiamati e scelti da Cristo: "Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate..."(Gv 15, 16a). Ma i testi più espliciti dell'istituzione del Sacerdozio, sono riportati in San Paolo, nella lettera ai Corinzi e nel Vangelo di San Giovanni: "Prese il pane...., prese il calice..., lo benedisse, dicendo: "Fate questo in memoria di me" (1Cor 11, 23-25). Con queste parole, Gesù ha dato mandato agli Apostoli e ai loro successori: Vescovi e Sacerdoti, di celebrare la santa Eucarestia. Ma il compito del Sacerdote, non finisce qui...., perciò, dopo la Risurrezione, gli Apostoli hanno ricevuto il mandato della "remissione dei peccati", ed oggi il Codice di Diritto Canonico afferma: "Con il Sacramento dell'Ordine, per Divina istituzione, alcuni tra i fedeli, mediante il "carattere" indelebile con il quale vengono segnati, sono costituiti ministri sacri: sono consacrati e destinati a pascere il popolo di Dio, adempiendo, nella persona di Cristo Capo, ciascuno nel suo grado, le funzioni di: "Insegnare" ("Munus Docenti": Ufficio Magisteriale); "Santificare"
("Munus Santificandi": Ufficio Sacramentale); "Governare" 
("Munus reggendi": Ufficio Pastorale - Can. 1008!) Nell'Antico Testamento, sono prefigurazioni di questo Sacramento: "Il servizio dei Levìti (Tutti i "Primogeniti", appartenenti alla Tribù di Levi), come pure il Sacerdozio di Aronne e l'istituzione dei 70 "Anziani" (Nm 11, 25). Ma tutte queste prefigurazioni, trovano pieno compimento in Cristo Gesù, il quale, col sacrificio della sua Croce, è "l'unico... Mediatore tra Dio e gli uomini" (1Tm 2, 5), il "Sommo Sacerdote secondo l'ordine di Melchìsedek" (Eb 5, 10). Oggi, l'unico Sacerdozio di Cristo, è reso presente dal Sacerdozio Ministeriale, nei tre gradi, che costituiscono la struttura organica della Chiesa: Episcopato,
Presbiterato, e Diaconato, che può essere "transeunte" (provvisorio), prima tappa, in vista del Sacerdozio, o "permanente", che contempla anche la possibilità di essere sposati. Per l'Episcopato è sempre richiesto il Celibato; per il Presbiterato, nella Chiesa latina ("Opzionale", nella Chiesa Ortodossa), è richiesto anche il Celibato, vissuto "per il regno dei cieli" (Mt 19, 12). Tuttavia, anche se sappiamo che il Sacerdote "è costituito tale per il bene degli uomini, nelle cose che riguardano Dio, e per offrire doni e sacrifici per i peccati" (Eb 5,1), va anche detto che, anzitutto, è "un Uomo!", ("Preso tra gli uomini"), e non un Angelo! Quindi, ha i suoi difetti, le sue fragilità, e quante volte sentiamo ripetere da Fedeli, che si ritengono degni dell'Aureola: "Io in Chiesa non ci vado, finché c'è quel Prete cattivo...", oppure: "Quel Prete mi sta antipatico, ed è meglio che non lo veda". Ahimè, poveri noi, Sacerdoti! Ma, è  importante chiedersi: "Io vado in Chiesa per il Prete, o per amore a Cristo?" San Francesco d'Assisi, una volta ebbe a dire ai suoi "fraticelli": "Se un giorno dovessi incontrare un Sacerdote ed un Angelo, io saluterei per prima il Sacerdote!" Questo per dire, Carissimi, che ogni Sacerdote è un uomo di Dio, veicolo dello Spirito Santo, portatore di Pace. Nondimeno, è Padre delle Anime, che diventa luce, per chi cammina nelle tenebre; portatore di libertà, per chi è schiavo delle passioni; annunciatore della buona notizia del Vangelo: che Gesù ci ama e vuole farci partecipi della sua eterna felicità; ponte tra la vita terrena e la Vita del Cielo, che porta a Dio le Preghiere degli uomini, e porta gli uomini le Grazie di Dio! Senza il Sacerdote, diceva il Santo Curato d'Ars: "La morte e la passione di nostro Signore, non servirebbero a niente se il Sacerdote non continuasse l'opera della sua Redenzione sulla terra! Senza di Lui, non avremmo l'Eucaristia, e neppure il perdono di Dio nella Confessione, come pure gli altri sacramenti, ed il conforto di Dio in vita e morte. Sono questi, i veri motivi, per tornare a "valorizzare" tutti i Sacerdoti, che pur nella loro umana debolezza, si sforzano di essere, ogni giorno, grandi benefattori dell'umanità, autentici costruttori della "Civiltà dell'Amore!"
In definitiva, poi, io dico sempre: "Se Dio avesse voluto una Chiesa "perfetta", ma l'avrebbe affidata agli Angeli, non certo agli uomini". Ma si sa, un malato, lo capisce un altro malato! E questo, Dio  lo sa bene! A tutti, una serena giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 21/03/2023

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