We're sorry but our site requires JavaScript.

 


Mandatoriccio (Cosenza) - I dieci comandamenti


di DON MICHELE ROMANO - 1°: "Io sono il Signore, tuo Dio: non avrai altro Dio, all'infuori di me"! Iniziamo, oggi, questo approfondimento sul Decalogo: le "Dieci parole" (Es 34, 28; Dt 4, 13; 10, 4), pronunciate da Dio, un Dio "Personale e vivo", non una pura astrazione, o una forza anonima e muta (come gli dèi): "Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile" (Es 20,2). Questa auto presentazione di Dio, che precede la promulgazione dei "Dieci Comandamenti", serve da Prologo storico, e ne costituisce il fondamento.
"Io sono Yahvè, tuo Dio" (Lv 18, 2; 26, 1), era una formula che il Sacerdote pronunciava nel Culto, durante le cerimonie liturgiche. Con la rivelazione del suo Nome, Dio si fa presente in mezzo al suo Popolo, lo interpella in seconda persona (Tu... "non avrai"!), Popolo a cui ha dato la Salvezza (Es 14, 13.30; 15, 2), e la Libertà, costituendolo suo interlocutore.
Yahvè per Israele, non è un Dio sconosciuto, ma Colui che ha già conosciuto e sperimentato: "Quale grande nazione, in realtà, puo' vantare un Dio così vicino a sé, come il Signore (Yahvè) nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo?" 
(Dt 4, 7). Il fatto storico della "Liberazione", diventa così, un "segno" che Israele, non potrà trovare pienezza di libertà, se non vicino a Yahvè.
Le "Dieci parole", scritte da Dio su "due tavole di pietra" (Dt 4, 13b; 9, 10), vengono divise in genere, in due grandi blocchi: 1)- I doveri verso Dio (Lv 20, 2-11), conosciuti anche come i Comandamenti della "prima tavola", più importanti e più originali; 2)- E i doveri verso il prossimo (Lv 20, 12-17), anticipazione di ciò che Gesù, nel Nuovo Testamento, confermerà: "Tutta la Legge (AT), trova "pienezza" e si riassume: nell'amore a Dio, e nell'amore al prossimo" (Mt 22, 37-40; Lc 10, 27). I precetti della "prima tavola" (i primi tre Comandamenti), sono un fatto unico ed esclusivo di Israele; infatti, i codici morale e sociali delle culture attigue a Israele, hanno solo qualche precetto della "seconda tavola" (gli altri sette Comandamenti). Grazie a questo solenne Prologo del Decalogo: "Io sono il Signore tuo Dio", gli stessi precetti della "seconda tavola", non sono destinati esclusivamente alla vita sociale d'Israele, ma sono nel contempo, e soprattutto, segni e condizioni di una vita condotta in unione con Dio. Vedremo che in Israele, le stesse relazione con il prossimo, sono anche esigenza della volontà di Dio ed espressione dell'unica relazione con Lui. Nel Decalogo, non è possibile separare la morale, o il fatto sociale, da quello religioso. Questo primo Comandamento: "Non avrai altri dèi di fronte a me", costituisce l'elemento più originale del culto di Israele. Di fronte al Politeismo che lo circonda, Yahvè vuole essere il Dio unico d'Israele. Nessun altra Religione, ha mai esigito in modo così intrinseco, il culto all'Unico Dio: "Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso" (Lv 20, 5b). Una "gelosia", che ha un carattere antropomorfico, che fonda, cioè, la relazione dell'amore di Dio, nell'Alleanza con il suo Popolo: "Il Signore predilesse soltanto i tuoi Padri, li amò e, dopo di loro, ha scelto fra tutti i popoli, la loro discendenza..."! (Dt 10, 15). Questo primo Comandamento, fa registrare una importante evoluzione nella fede d'Israele: il passaggio dalla "Monolatrìa" (come le altre Nazioni hanno i loro dèi, così Israele ha il suo Dio), al "Monoteismo"
 (la fede nell'unico Dio). Solo dopo una lunga "educazione", Israele passerà dalla tentazione di un "politeismo virtuale", qual'era la Monolatrìa, ad un esclusivo Monoteismo, confessando che il suo Dio, è l'Unico Dio, e che gli altri dèi, sono niente: "I loro Idoli sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo..." (Sal 115, 1-9). Possa questo primo Comandamento, farci rifuggire da ogni forma di Idolatria: potere, denaro, successo..., Idoli della nostra odierna cultura, che, ahimè, spesso, collochiamo al centro della nostra esistenza. Continua...! Una serena giornata.


di Rubrica autogestita dalla parrocchia "San Giuseppe" Mandatoriccio Mare | 20/02/2023

Pubblicità

vendesi tavolo da disegno Spazio pubblicitario disponibile


Testata Giornalistica - Registrazione Tribunale di Rossano N° 01/08 del 10-04-2008 - Nessun contenuto può essere riprodotto senza l'autorizzazione dell'editore.

Copyright © 2008 - 2024 Ionio Notizie. Tutti i diritti riservati - Via Nazionale, Mirto Crosia (CS) - P.IVA: 02768320786 - Realizzato da CV Solutions

Ogni forma di collaborazione con questo quotidiano on line è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita - E-mail: direttore@ionionotizie.it