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Cosenza (Cosenza) - "Il tessile al sud", Filippelli relazionerà sull'inquinamento tessile e sviluppo del biotessile


Lunedì 9 dicembre, il prof. Pasquale Filippelli (foto), ricercatore e consulente tessile, di Mirto Crosia, interverrà al convegno "Il tessile al sud", che si terrà, alle ore 17,30, nell’Enoteca regionale, presso il Palazzo della Provincia a Cosenza. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione “Creazione e imagine di Cosenza”, coordinata da Rosa Cardillo, dopo i saluti di rito, vedrà gli interventi di Giuseppe Chidichimo, Vincenzo Bossio, Domenico Caruso, Eugenio Celestino, Emilio Leo, Miriam Puglese e, appunto, Pasquale Filippelli. A seguire è prevista la performance di moda dei finalisti “Moda movie”, quindi, la presentazione del calendario 2020 Moda Movie. Pasquale Filippelli, fondatore e presidente dell'Associazione "Centro studi e ricerche Tessili", con sede a Mirto Crosia, è un noto professionista a livello nazionale. Numerose le sue partecipazioni, come esperto tessile, in vari programmi televisivi, fra cui Uno mattina, Geo & Geo, Mattino in famiglia, varie trasmissioni su TV 2000, Sky Tv, ecc.). Inoltre, ha pubblicato, per diversi anni, articoli su riviste specializzate nel settore tessile/ricamo, come Rakam e Ricamo Italiano. Il professor Filippelli relazionerà sull'inquinamento  tessile e sviluppo del Biotessile al sud per una nuova rinascita. <<Questo dell'inquinamento tessile – ha commentato - è un problema molto grave e urgente da risolvere. Basti ricordare i danni che stanno provocando i tessuti sintetici e le microplastiche che questi rilasciano durante il lavaggio, per poi finire nel mare con conseguenze ben immaginabili per la flora e la faunamarina. Per non parlare dei coloranti chimici e della corrente statica che queste stesse fibre, derivate dalla sintetizzazione del petrolio, generano e delle quali l'organismo si carica allorquando ce ne vestiamo o ne stiamo a contatto su divani e sedili d'auto>>. Lo stesso Filippelli ha evidenziato che <<anche i tessuti che arredano le nostre abitazioni, come tende, tappeti, ecc. svolgono un ruolo importantissimo e non solodi carattere estetico. Infatti, i tessuti sintetici o quelli caricati di sostanze chimiche, non esercitano affatto quel salutare e benefico ruolo che fanno le fibre naturali, cioè fungere da termoregolatore di umidità ambientale. In altri termini, i tessuti prodotti dalle fibre che la natura ci offre, come il lino, il cotone, la seta, la canapa, la ginestra, ecc., assorbono l'umidità in eccesso per poi cederla quando si verifica secchezza nell'aria, il tutto a grande beneficio del nostro sistema respiratorio e non solo>>. Dunque, <<rieduchiamoci a un uso responsabile e consapevole dei tessuti, cosi come, giustamente, stiamo facendo per l'alimentazione, perché anche l'inquinamento tessile danneggia gravemente e irreversibilmente sia l'ambiente che la persona>>. Antonio Iapichino


di Redazione | 08/12/2019

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