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Rossano (Cosenza) - Una città a misura d’uomo ed ecosostenibile. Bruno-Farfalla: azzerare disomogeneità enti originari


Fusione, costruire e rafforzare il senso di comunità e di identità dell’unica città; condividere iniziative finalizzate a coinvolgere ed a stimolare la partecipazione attiva, soprattutto nelle periferie; favorire incontri e confronti nell’apparato burocratico per azzerare le criticità e governare l’innegabile disomogeneità dei due enti originari; investire su riqualificazione, bonifica ed in generale sull’eco-sostenibilità della nuova, grande realtà urbana; promuovere spirito di solidarietà ed un rinnovato senso di appartenenza. Favorire una campagna elettorale improntata all’equilibrio.

Sono, questi, i punti salienti dell’appello rivolto alla Città, alle istituzioni, soprattutto alla classe politica impegnata in vista delle prossime amministrative di Primavera da Natale BRUNO presidente del Movimento cittadino per la Vita e da Nunzio FARFALLA, già consigliere comunale dell’originario Comune di Rossano. Per i quali il rischio più grave da evitare sarebbe quella di accontentarsi di una mera sommatoria istituzionale dei due comuni estinti; mentre la vera sfida ancora tutta da vincere per il comune unico resta quella culturale ed identitaria.

Bisogna sforzarsi – dichiarano BRUNO e FARFALLA – di preservare e valorizzare i rispettivi patrimoni identitari delle due Città originarie considerandole tuttavia valore aggiunto per il consolidamento di un nuovo spirito identitario comune, più forte e con maggiore prospettiva. Con un obiettivo che dovrebbe essere avvertito da tutti come tale: aggredire e risolvere differenze e criticità evidenti.

È necessario contribuire ad azzerare – continuano – le criticità in merito alle disomogeneità tra gli enti, risolvibili attraverso maggiore convergenza in materia di personale, finanziario, tributi, pubblica istruzione, manutenzione, urbanistica, informatica. La mancanza delle capacità di fare sintesi potrebbe infatti tradursi in ostacolo alla garanzia dei servizi essenziali. Ed a farne le spese – aggiungono – sarebbero soprattutto i centri storici e le contrade. La Fusione può e deve essere anche strumento di riqualificazione e bonifica, per ridurre infatti le sacche di emarginazione e degrado. Ecco perché possiamo e dobbiamo lavorare insieme ad una Città più a misura d’uomo, più solidale ed eco-sostenibile. Per questo pensiamo che la prossima amministrazione della nuova Città potrà e dovrà farsi carico di promuovere progetti orientati alla creazione di un efficiente servizio di trasporto pubblico intercomunale; a strategie di programmazione e sviluppo territoriale ed urbanistico che prevedano la valorizzazione e la cura delle risorse ambientali, idrogeologiche, culturali e sportive. Una città – scandiscono – con meno auto e moto ma con più bici e persone a piedi, zone a traffico limitato, favorendo la riappropriazione degli spazi e la promozione della salute e della qualità della vita. Con l’auspicio – concludono BRUNO e FARFALLA – che l’imminente campagna elettorale, dalle piazze ai social, possa essere improntata al rispetto della persona.

 


di Redazione | 08/02/2019

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