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<<Lo stato della sanità in Calabria è allarmante. La Calabria è in coda alla classifica per quanto riguarda la qualità dell’assistenza. Gli indici che tengono conto sia della capacità di attrarre pazienti da altre regioni, sia della fuga dei calabresi verso altre strutture del paese, sono i peggiori del Paese. Anche l’indice che misura la complessità dei casi trattati (case mix) è il più basso d’Italia a riprova della scadente qualificazione tecnologica e professionale. I cittadini sono coscienti di questa drammatica situazione, così come sono consapevoli del fatto che in Calabria vi è un eccesso di piccoli ospedali, non qualificati, dispendiosi, inefficienti, che costituiscono un pericolo per la salute pubblica. Mantenerli in vita equivale a sprecare risorse. Riconvertire questi nosocomi invece, creando posti letto per anziani e centri di riabilitazione in regime di degenza ed ambulatoriali, anch’essi carenti in tutta la regione, è una scelta di grande responsabilità. Ai cittadini interessa poco avere l’ospedale sotto casa, tanto più se si tratta di una struttura costosa ed inefficiente. I cittadini, al contrario, desiderano ricevere giuste diagnosi, appropriate terapie, cure adeguate all’attuale progresso scientifico. Esigono prestazioni di qualità in tempi ragionevoli. Chiedono di vivere di più e di vivere meglio. Per questo saranno al fianco del presidente Scopelliti, che ha le idee ben chiare e che ha intrapreso una coraggiosa battaglia finalizzata ad offrire prestazioni sanitarie d’eccellenza, combattendo la disorganizzazione attuale e garantendo a tutti i calabresi di potersi curare in Calabria>>.