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Corigliano Calabro (Cosenza) - Torre del Cupo, un bilancio delle attivita’ svolte


  Accoglienza ed integrazione, ma nel rispetto delle regole. E’ questa la politica adottata e perseguita dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Pasqualina Straface per quanto attiene il fenomeno dell’immigrazione sul territorio coriglianese. A sostegno di tale tesi, l’Amministrazione Comunale  - riferisce testualmente una nota dell’Ufficio stampa comunale - ricorda a tutti, anche all’associazione “Torre del Cupo”, che ha avviato fin dal suo insediamento una politica sociale destinata all’inclusione ed all’inserimento nel tessuto sociale degli immigrati in regola, nonché una serie di iniziative e progetti che mirano a favorire questo percorso di basilare importanza per la comune crescita socio-culturale. Non è una caso, infatti, che l’Amministrazione Comunale, dopo un’attenta azione di analisi e monitoraggio del fenomeno dell’immigrazione sul territorio, in stretta sinergia con la Prefettura di Cosenza e le Forze dell’Ordine tutte, ha intrapreso rapporti di collaborazione e di dialogo costante anche con l’Azienda Sanitaria Provinciale, prevedendo la realizzazione, a breve, di uno Sportello Informativo Sanitario per fronteggiare qualsivoglia problema e/o emergenza attinente alle eventuali condizioni di salute precarie di immigrati. Per questo l’Amministrazione è in grado di esprimere una ferma e decisa condanna di tutti i gesti e fenomeni di discriminazione verso gli stranieri, o addirittura di vera e propria intolleranza razziale, che, sia pure sporadicamente, colpiscono la nostra città, sino all’ultimo recente e grave episodio che ha visto l’incendio, verosimilmente doloso, di un locale ove avevano trovato ricovero alcuni cittadini extracomunitari, e per il quale, a seguito del pronto intervento delle Forze dell’Ordine, vi è un’indagine in corso da parte della Magistratura per chiarire ruoli e responsabilità nella perpetrazione di tale reato. Un altro dato, poi, che dovrebbe essere a conoscenza dell’associazione “Torre del Cupo”, è il cospicuo finanziamento concesso dalla Regione Calabria al Comune di Corigliano Calabro per la realizzazione di un progetto destinato proprio agli immigrati, progetto affidato e gestito proprio dall’associazione “Torre del Cupo”, che prevede una serie di attività sociali di indubbia importanza, quali laboratori di cultura e di creatività, e che è dedicato specificamente all’integrazione delle culture dei popoli migranti. E’ con rammarico, quindi, che si leggono sulla stampa sporadici interventi dell’associazione “Torre del Cupo”, spesso e volentieri supportati da qualche esponente dell’opposizione consiliare, mirati solo a denunciare il rischio di politiche discriminanti da parte dell’attuale Amministrazione, o, peggio ancora, di scarsa attenzione da parte di quest’ultima nei confronti di quanti provengono da terre lontane, mentre proprio i componenti di tale associazione dovrebbero essere consapevoli dello sforzo, impegnativo e concreto, svolto e perseguito dall’Amministrazione Comunale per la tutela dei diritti degli immigrati residenti e dimoranti sul nostro territorio. Al riguardo occorre chiedersi dov’era, e quale atteggiamento abbia assunto, l’associazione “Torre del Cupo”, quando negli scorsi mesi l’Amministrazione, con in testa il Sindaco in prima persona, si è impegnata nell’esecuzione di consistenti e molteplici opere di bonifiche di ripari di fortuna, che, com’è noto, venivano utilizzati da numerosi immigrati irregolari quali abitazioni, in uno stato di estrema precarietà igienica e di totale inadeguatezza ai bisogni degli occupanti. Pertanto, è l’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco Pasqualina Straface, a voler chiedere all’associazione “Torre del Cupo” un bilancio dettagliato, a mò di resoconto ufficiale, dell’attività finora svolta sul territorio, e, soprattutto, sui reali benefici apportati alla problematica ed alle politiche sociali destinate agli immigrati, considerato che la stessa è destinataria di finanziamenti pubblici per progetti appositamente dedicati al settore, ed opera, ormai da diversi anni, nella città di Corigliano Calabro. Ciò allo scopo di fare l’opportuna chiarezza e di sgombrare il campo da situazioni paradossali e dal tentativo di rovesciamento della medaglia in merito a ruoli e responsabilità per una situazione che l’attuale Amministrazione ha ereditato come drammatica e si sta impegnando fattivamente a risolvere. A tal fine, si ritiene opportuno segnalare la proficua presenza del Segretariato Sociale, che è attivo tutti i giorni, e costituisce una struttura dedicata di sportello e di intervento per acquisire i dati e le domande relative alle situazioni particolari di disagio e fornisce l’indicazione delle soluzioni opportune di sostegno e di assistenza. Inoltre, l’Amministrazione sta realizzando, mediante appositi servizi, iniziative per fornire un sostegno particolare ai minori di nazionalità straniera, bisognosi di inserimento sotto il profilo scolastico, culturale, relazionale ed affettivo, e in tale ambito ha già provveduto a realizzare proficuamente numerosi affidamenti di minori; sta svolgendo una campagna informativa per la profilassi sanitaria che intende colmare un vuoto di tutela che sinora ha colpito soprattutto gli extracomunitari; sta perseguendo la creazione di laboratori dedicati ad attività di integrazione sportive e culturali, tra cui la creazione di una banda musicale. E’ stato previsto anche l’utilizzo, mediante appalto da parte dell’Amministrazione, di una intera palazzina, che verrà appositamente destinata a fornire adeguato alloggio, sistemazione e ricovero a 27 immigrati attualmente privi di idonea sistemazione abitativa; tutto ciò a dimostrazione che si sta perseguendo concretamente una politica rivolta alla soddisfazione globale dei vari bisogni degli stranieri residenti. In questa prospettiva di sostegno degli appartenenti alle fasce più deboli, l’Amministrazione sente il bisogno di ringraziare ed elogiare l’Arcidiocesi di Rossano Cariati, guidata da S.E. Mons. Santo Marcianò, per l’importantissima opera di solidarietà svolta nel nostro Comune dalle strutture diocesane, in particolare attraverso le mense, che quotidianamente forniscono pasti ed assistenza alle persone più bisognose e disagiate che vivono nel nostro territorio: questo costituisce una testimonianza di solidarietà concreta, che dimostra come la splendida disponibilità e attenzione dedicata dall’Arcivescovo ai problemi della comunità converge con i programmi ed i progetti dell’Amministrazione Comunale per migliorare le condizioni umani e sociali degli immigrati.  

di Redazione | 13/05/2010

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