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Cariati (Cosenza) - Boom di presenze per il pesce fresco. Sero: investire sulle sagre


Management dell’identità e turismo sostenibile, Cariati si conferma location ideale e privilegiata per uno dei momenti principe della valorizzazione estiva del patrimonio enogastronomico: le sagre. Dopo il successo della sagra CARIATI PAESE ALBERGO nella cittadella medioevale e di quella svoltasi in contrada SAN CATALDO, nei giorni scorsi è stato il tris, nell’area portuale.   Tre diverse ambientazioni, un unico, indiscutibile successo: l’identità a tavola e la valorizzazione in chiave turistica, attraverso le sagre, rappresentano uno dei valori aggiunti della complessiva proposta socio-culturale della Città della Tarantella. – Ne è convinto il sindaco Filippo SERO, che detiene, tra l’altro, le deleghe alle politiche per i turismi ed al marketing territoriale e che, anche ieri sera, come in tutte e tre le precedenti tappe, ha partecipato a queste autentiche finestre di promozione turistica, sulle quali – sostiene – dovrebbe essere stimolata maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali e territoriali.   Molto spesso – spiega il Sindaco – sembra prevalere, in Calabria, una curiosa teoria secondo la quale le sagre sarebbero momenti secondari delle proposte estive, in taluni casi quasi da ostacolare o da ghettizzare. Come se la proposta culturale di una Città fosse paradossalmente messa in discussione dalla presenza di sagre nei cartelloni. Ovviamente, non soltanto non è così, ma, come dimostrano chiaramente altre regioni dell’Europa mediterranea, Andalusia in primis, e come testimoniano, soprattutto, i casi storici di successo di regioni turisticamente all’avanguardia, come Umbria, Emilia, Toscana e di recente anche la Puglia salentina, le sagre sono il termometro di programmazioni estive di qualità e chiavi di lettura dell’appeal e del successo in termini di ricettività. Da noi, in Calabria e nel basso ionio cosentino – continua SERO – si percepisce, talvolta, qualche ostacolo culturale, frutto forse di tabù e, probabilmente, di scarsa conoscenza di quanto avviene al di fuori delle nostre città, oltre il proprio naso! Serve, invece, investire, valorizzare, promuovere e dislocare le sagre.       A confermare la riflessione del sindaco, anche, lo straordinario successo di presenze di sabato 6 al primo esperimento della FESTA della PESCA, promosso sinergicamente dal COMITATO BLU MARE guidato da Maddalena ACCOGLI con le famiglie dei pescatori di Cariati, in partnership con La residenza di NATALE TORCHIA. Dopo lo start dato dai suoni identitari della chitarra battente dell’artista Cataldo PERRI, un’organizzazione impeccabile fin nei dettagli ha garantito a centinaia e centinaia di cittadini e turisti di godere di pesce fresco in quantità e soprattutto di elevata qualità, preparato secondo le più antiche tradizioni cariatesi. Un tuffo in quella qualità della vita a tavola, in termini di freschezza e genuinità, spesso e purtroppo latitanti nel settore della ristorazione. – Insieme a SERO, ieri al Porto, c’erano il vicesindaco Leonardo MONTESANTO, gli assessori Leonardo CELESTE e Sergio SALVATI e Assunta TRENTO, cittadina delegata allo spettacolo. – Al Primo Cittadino, che si è congratulato con il Comitato BLU MARE e con i partner che hanno sostenuto l’iniziativa sotto l’insegna della 3° BANDIERA BLU, ha ribadito i propri complimenti per la consolidata azione di marketing territoriale, anche il portavoce di Otto Torri sullo Jonio, Edoardo LO GIUDICE, anch’egli ospite della FESTA della PESCA. 

di Redazione | 09/08/2011

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