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Sezze (Latina) - “Solitudine di Sebastian Kroll” di Ignazio Gori conclude la rassegna “Bouquet d’arte”


Giunge a conclusione la rassegna “Bouquet d’arte”. Domani, venerdì 5 agosto sarà presentata l’opera di Ignazio Gori “Solitudine di Sebastian Kroll”, ultimo dei quattro appuntamenti della rassegna dedicata alla letteratura e alla poesia. Il “reading poetico” sarà a cura di Barbara Di Lorenzo e Lidia Molinari, mentre la presentazione dell’opera è affidata a Giancarlo Loffarelli, Vincenzo Danieli e Daniele Nardi. “Come può un uomo in età matura accettarsi senza compromettere la sua figura?Il suo ruolo sociale? I sentimenti di una vita?”. E’ proprio questo che tormenta il protagonista del romanzo, che assume, per evitare forme prolisse, le sembianze di un allucinato monologo in terza persona, che contamina il flusso di coscienza portante. Continue negazioni di sé si susseguono come i dubbi dello stesso vivere, dell’esserci, purtroppo e comunque. Il conflitto con situazioni mortali è per il protagonista il principale sintomo di una eventuale e ipotetica malattia che si chiama “pentimento”, “rimorso”, “orgoglio” e qualsiasi altra cosa che metta di fronte due estremità sensoriali contrapposte: non il Bene e il Male secondo provvidenza divina, bensì secondo un’analisi ben più umana, quella dell’esporsi a una crudeltà quotidiana che vede l’apice nel mostro a tre teste della propria Solitudine. Parola dopo parola, pagina dopo pagina, il tritacarne dei pensieri risucchia ogni aspetto di ciò che separa la realtà da un’improba felicità, da consumarsi in un letto, tra le braccia di un amore spento; o in un bar, freddo e non accogliente; o magari pensando di farla finita, sugli argini di un fiume amico e unico confidente, o davanti una dose invitante di droga, che nel flusso del racconto assume più la portata di pozione magica, che trascina via dall’inferno e dall’ingiustizia di certe esistenze. Ma è la stessa paura che nega al protagonista l’alibi di ostentare una ragione, in tutto e per tutto controcorrente. Ignazio Gori, è nato a Frosinone il 30 luglio del 1981, ma vive a Sezze. Ha viaggiato in Austria, Francia, Inghilterra, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Olanda e Germania, sempre alla continua ricerca di ispirazione e di senso dell’esserci più “stabilizzante”. L’animo sognatore è in lui ferito da una malinconia innata che lo porta ad accarezzare gli estremi di una sensibilità eccessiva. E’ appassionato di poesia e si è dedicato anche alla scrittura di alcune drammaturgie teatrali. Ha scritto un romanzo autobiografico che la poetessa Alda Merini ha fatto appena in tempo ad apprezzare, prima di venire a mancare: un romanzo che aspetta di essere pubblicato dopo un difficile percorso editoriale. “Solitudine di Sebastian Kroll” è il suo primo libro ufficiale.

di Redazione | 04/08/2011

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