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Altomonte (Cosenza) - Festival Euromediterraneo, Noa omaggia la canzone napoletana


Lunghi applausi per la “scugnizza” d’Israele, l’affascinante interprete Noa, ieri sera, nell’anfiteatro cittadino di Altomonte. Tutto esaurito per il secondo appuntamento del Festival Euromediterraneo 2011. In scena, “Noapolis” un omaggio alla canzone napoletana. Altomonte  è stata tappa del tour estivo di Noa, tutto dedicato alla grande canzone napoletana. Achinoam Nini (Noa per tutti) è diventata in pochi anni una stella acclamata della world music. Diventata celebre per aver interpretato "Beautiful that way", il brano della colonna sonora del film di Roberto Benigni "La vita è bella", si è esibita in Vaticano, qualche anno fa, in un'Ave Maria che ha commosso il mondo. Nominata ambasciatrice di buona volontà per la Fao, il Presidente Giorgio Napolitano le ha consegnato l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana. Dopo aver ricevuto, nella prima serata del festival, il “Premio Altomonte per la pace e la cultura nel Mediterraneo”, quadro realizzato dal maestro Franco Azzinari, torna sul palco dell’anfiteatro di Altomonte per il suo tour. Un canto che mescola armoniosamente jazz, rock americano e suggestioni mediorientali, superando tutte le frontiere culturali. Un concerto che rende omaggio all’Italia e alle più belle pagine della tradizione napoletana. Accompagnata dal suo fedelissimo chitarrista Gil Dor e i Solis String Quartet. Un programma di canzoni napoletane, ieri nell’anfiteatro di Altomonte, con arrangiamenti speciali. Un live che mescola il bagaglio delle sue esperienze artistiche: voci e melodie, versi e storie, emozioni e racconti, e soprattutto lo spirito di Napoli, un patrimonio canoro vicino alle sue corde, alla sua voce cristallina, in cui dimentica le radici per diventare erede della canzone napoletana. Educata al rock e al jazz per tornare alla malia verace di “Chiove a zeffunno”. Una scaletta che passa in rassegna in una rilettura multietnica i più grandi classici napoletani: “Torna a Surriento”, “Era de maggio”, “Sia maledetta l’acqua”, “Santa Lucia”  e  la tenerezza di “Nonna nonna” per la prima volta in lingua ebraica. Il Solis String Quartet e Gil Dor, musicisti di grande talento, ridanno vita alle  canzoni popolari, trasportandole nel presente. Noa balla freneticamente la “Tammurriata nera”,  e sospira con la“Fenesta vascia” e il pubblico intona assieme a lei la romantica “I’ te vurria vasà”. Un concerto suggestivo in cui Noa lancia un messaggio di pace e di unione tra i popoli: “Ci sono molti elementi - dice- che uniscono le nostre culture in un forte, virtuale legame di sangue e bellezza, di gioia e dolore”.

di Redazione | 27/07/2011

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