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Il presidente del Distretto Agroalimentare di Qualità di Sibari, cav. Renzo Caligiuri, preoccupato dalla drammatica crisi che sta investendo l’intero comparto ortofrutticolo della Piana di Sibari e di Cammarata, lancia l’allarme e chiede all’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Trematerra, - riferisce testualmente una nota dello stesso Distretto Agroalimentare di Qualità di Sibari - di intervenire con celerità verso gli organi preposti per la dichiarazione dello <stato di crisi> del settore con il riconoscimento di  tutti i benefici che la legge prevede. “Siamo realmente preoccupati. La crisi del mercato del comparto ortofrutticolo sta mettendo in ginocchio tutti gli operatori della Piana di Sibari e di Cammarata. Abbiamo una notevole quantità di prodotto (pesche e nettarine) già raccolto che, però, non riusciamo a vendere e che giace nelle nostre celle frigorifero. La situazione è veramente drammatica e si sta già provvedendo all’interruzione sia della raccolta e sia della lavorazione del prodotto con la nefasta conseguenza della perdita di gran parte della produzione, oltre al fatto che  gran parte dei 10 mila lavoratori, impegnati nella Piana di Sibari e di Cammarata in questo periodo nel settore ortofrutticolo, saranno costretti a rimanere a casa senza lavoro con tutto quello che significherà per le loro famiglie. Purtroppo, quest’anno, si sono verificate una serie di circostanze negative che hanno fortemente penalizzato il Mezzogiorno. La prima grave circostanza è stata di natura metereologica che ha determinato un ritardo di 4 giorni sulla maturazione del prodotto proveniente dal Mezzogiorno,  mentre al Nord ha determinato un anticipo di circa una settimana sulla raccolta del prodotto. Tutto questo ha creato un ingolfamento dei mercati, con conseguente caduta dei prezzi, aggravato dal fatto che sugli stessi mercati è arrivato molto prodotto ortofrutticolo proveniente dalla Spagna, dove si producono varietà precoci e dove una diffusa rete aeroportuale ne facilita il trasporto e la conseguente immediata collocazione sui mercati. La seconda circostanza, molto dannosa, è stata determinata dalla forte e inaspettata contrazione delle esportazioni. Infatti, a causa della psicosi della E.Coli è calata vertiginosamente la domanda di prodotto in tutti i paesi europei soprattutto in Germania, che è uno dei maggiori paesi importatori della nostra frutta. Alla luce di questa grave situazione che si è venuta a determinare, chiedo all’Assessore regionale all’Agricoltura, onorevole Michele Trematerra, di volersi attivare, con la massima urgenza affinché la Regione Calabria predisponga gli accertamenti del caso e attivi le procedure per il ritiro delle pesche e delle nettarine dal mercato, anche se tutto ciò è molto penalizzante per i produttori. Chiedo, altresì, all’assessore Trematerra di volersi attivare a chiedere al competente Ministero e al Governo la dichiarazione dello “stato di crisi” per il comparto agroalimentare della Piana di Sibari e di Cammarata”, è quanto ha affermato il cav. Renzo Caligiuri, presidente del Distretto Agroalimentare di Qualità di Sibari. Intanto, le organizzazioni dei produttori, con un telegramma, hanno già provveduto ad allertare  gli organi competenti provinciali e regionali sulla grave situazione che sta vivendo l’intero comparto ortofrutticolo in questi giorni.