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Sezze (Latina) - Interventi socio-assistenziali: il Comune di Sezze richiede alla Regione Lazio contributi per l’attuazione di tre progetti


Il Comune di Sezze (Assessorato ai Servizi Sociali) ha trasmesso alla Regione Lazio tre progetti elaborati ai sensi della Delibera di Giunta Regionale n. 202 del 2011, per la richiesta di finanziamenti previsti per la loro attuazione. La delibera suddetta, infatti, stabilisce i criteri e le modalità per la ripartizione del fondo unico regionale per le politiche sociali, anno 2011. Il primo intervento, denominato “Inserimento in strutture residenziali di soggetti minori”, nasce dall’esigenza di mettere in atto preventivamente e prioritariamente azioni di sostegno al nucleo familiare con minori in situazione di rischio di abbandono, devianza ed emarginazione, attraverso l'erogazione di contributi di assistenza economica, l'assistenza domiciliare, il sostegno educativo, la collaborazione con l'autorità giudiziaria, con il Servizio Tutela Materno Infantile del Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.) e con le associazioni di volontariato. Il secondo progetto, “Interventi di sostegno nei confronti di nuclei familiari in grave situazione di bisogno”, è rivolto al sostegno di quei nuclei familiari che vivono in situazioni di emergenza. A tal proposito il Servizio Sociale comunale ha previsto un piano mirato ad attuare una serie di azioni come l’individuazione di una abitazione dignitosa, l’avviamento delle pratiche di certificazione per il riconoscimento di una pensione d’invalidità, la verifica di reali possibilità di inserimento lavorativo protetto, che consentirebbero di contenere efficacemente il progressivo declino socio-ambientale dei nuclei familiari ed avviare un progetto di accompagno o di sollievo in una fase particolarmente critica della vita, eliminando o riducendo una inesauribile percezione di precarietà esistenziale. Tra le proposte rientra anche “Servizi di mensa sociale ed accoglienza notturna”. Il servizio di mensa sociale vuole offrire un pasto a tutte quelle persone che ne facciano richiesta e che temporaneamente non riescano a provvedervi personalmente. Questo primo intervento contribuirà alla presa in carico della persona, che sarà inserita in un percorso più articolato nel sistema integrato regionale di interventi e servizi sociali attivati sul territorio attraverso il Piano di Zona “Distretto Monti Lepini”. “Le famiglie – ha dichiarato l’Assessore ai Servizi Sociali, Umberto Marchionne -  sono diventate economicamente più povere soprattutto quelle a monoreddito, dove il capo famiglia svolge lavori precari o poveri e spesso senza alcuna tutela dei diritti lavorativi. Sempre più evidente è il divario economico tra i nuclei familiari in termini di possibilità e opportunità di vita. L’impoverimento economico e sociale in costante aumento genera nelle persone un forte senso di fragilità e vulnerabilità, ponendo conseguentemente l’esigenza di prevedere un adeguato sistema di protezione sociale”.  

di Redazione | 23/06/2011

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