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Pescara (Pescara) - Ripresa lavori dragaggio ed erogazione nuovi fondi per Pescara, il pensiero del Sindaco


“Sono ripresi ieri mattina, come preannunciato, i lavori di dragaggio del porto canale di Pescara: alle 7 in punto il pontone della Nicolaj ha ripreso l’escavazione dei fondali, seppur con le limitazioni emerse già durante l’incontro in Prefettura, ossia l’impossibilità a portare via grossi quantitativi di materiale per le ridotte capacità del mulino presente sul molo di levante che ha il compito di trattare quello stesso materiale. Intanto l’amministrazione comunale di Pescara ha accolto con soddisfazione l’ufficializzazione dell’erogazione di 5 milioni di euro fondi Fas per il dragaggio del nostro porto ottenuti grazie alla legge regionale che porta la firma del consigliere regionale Lorenzo Sospiri. Tale iniziativa, così come i 96 milioni di euro fondi statali destinati allo sviluppo del porto di Ortona, saranno l’ulteriore biglietto da visita con il quale ci presenteremo venerdì prossimo, 29 aprile, dal Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteoli per chiedere la giusta attenzione nei confronti del porto canale di Pescara, che conta una storica tradizione marinara, con una delle più grandi flotte pescherecci d’Abruzzo, oltre a una chiara ed evidente vocazione sul traffico passeggeri”. Lo ha detto – riferisce testualmente una nota dell’ufficio stampa comunale - il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia (nella foto) commentando gli eventi  relativi sempre al porto canale di Pescara. “Innanzitutto – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – la giornata di ieri si è aperta, come preannunciato prima di Pasqua, con la ripresa dei lavori di dragaggio: il pontone della Nicolaj ha ripreso a lavorare. La draga ha riavviato l’escavazione nell’area della darsena, mentre lo stesso mulino adibito al trattamento dei materiali è ripartito per iniziare a lavorare i fanghi già dragati prima delle feste e depositati all’interno delle vasche di accumulo esistenti sulla banchina. Lavori dunque ripartiti, anche se tra le tante limitazioni già preannunciate dall’impresa: la Nicolaj e il Responsabile unico del procedimento per il Provveditorato alle Opere pubbliche Minenza hanno infatti chiarito che il pontone lavorerà quotidianamente solo dodici ore su ventiquattro, perché tanto il macchinario giunto dal Belgio può trattare solo 300 metri cubi di materiale al giorno, dunque è inutile dragare una quantità maggiore di fanghi. Comunque, pur mantenendo l’attuale cronoprogramma, Provveditorato e impresa hanno confermato di riuscire a terminare le opere entro i termini dell’appalto, fissati per fine giugno, una data che il Comune ha di nuovo chiesto di anticipare per non interferire con la stagione balneare. Intanto, dei 7mila metri cubi autorizzati, sono già stati dragati 2.700 metri cubi; resta in sospeso l’autorizzazione di Via per i rimanenti 10mila metri cubi, che la Regione Abruzzo ha vincolato alla ripetizione della caratterizzazione dei fondali per verificare la qualità dei fanghi”. Nella  mattinata di ieri è giunta in Comune anche la notizia relativa agli otto milioni di euro destinati al dragaggio del porto di Ortona e dei 5 milioni per il porto canale di Pescara, “fondi Fas derivanti dalla legge regionale dell’8 aprile 2011, firmata dal consigliere regionale Sospiri – ha ancora detto il sindaco Albore Mascia -: quei fondi rappresentano ossigeno per il nostro scalo, dove sicuramente non possiamo fermarci al minimo intervento di dragaggio che riusciremo a portare a compimento prima dell’estate, come sottolineeremo venerdì prossimo al Ministro alle Infrastrutture Matteoli nel corso del vertice già fissato. E quell’incontro sarà utile per aprire una valida interlocuzione sul futuro sviluppo del nostro scalo che ha una valenza nazionale: appena oggi sono stati ufficializzati i 96milioni di euro di investimenti destinati al porto di Ortona, fondi frutto di una vecchia scheda Cipe giunta a maturazione. E’ evidente che anche Pescara merita l’adeguata attenzione da parte del Ministero per consentire al nostro scalo di crescere e di assumere quel ruolo che gli appartiene in modo naturale quale principale porto d’Abruzzo e del medio Adriatico. Con il Ministro Matteoli intendiamo aprire un confronto sugli interventi infrastrutturali destinati al nostro porto: innanzitutto abbiamo saputo che il Provveditorato dispone di un fondo di 15milioni di euro l’anno destinato ai porti di Lazio, Marche e Abruzzo. Al Ministro potremmo chiedere di destinare nell’immediato una quota del fondo, ossia 5milioni di euro, a Pescara e potremmo utilizzare la somma per svuotare la vasca di colmata del molo di levante, effettuare gli interventi di coibentazione necessari e disporre di una nuova area di stoccaggio immediatamente disponibile. Quindi potremmo chiedere un contributo per dare esecutività a una parte del Piano regolatore portuale, stralciando il progetto inerente la realizzazione del nuovo braccio a nord dello scalo destinato all’ormeggio dei pescherecci. Ovviamente si tratta di avviare un’operazione di lobby sulla quale chiederemo il supporto di tutti gli Enti interessati, Regione, Provincia e parlamentari abruzzesi. E infatti venerdì all’incontro con il Ministro Matteoli prenderà parte una delegazione composta da un consigliere comunale della maggioranza di centro-destra e un consigliere della minoranza di centro-sinistra, il consigliere regionale Lorenzo Sospiri, il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, e la Regione Abruzzo, tra l’altro presente anche con gli assessori Giuliante e Morra”.

di Redazione | 28/04/2011

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