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Rossano (Cosenza) - Oggi in Cattedrale la Sessione di chiusura dell’Inchiesta Diocesana relativa al Processo di Beatificazione e di Canonizzazione di don Alessandro Vitetti


Oggi,  giovedi 24 marzo, alle ore 11:45 avrà luogo nella Cattedrale di Rossano, presieduta dall’Arcivescovo, Mons. Santo Marcianò, la Sessione di chiusura dell’Inchiesta Diocesana relativa al Processo di Beatificazione e di Canonizzazione del Servo di Dio Alessandro Vitetti. Il Servo di Dio nacque a Cirò (KR) il 12 Ottobre 1915, fu ordinato presbitero il 16 Giugno 1940. Intenso e ricco fu il suo ministero pastorale, particolarmente la sua attività di predicazione in tanti convegni diocesani e corsi di esercizi spirituali, in qualità di missionario dell’Opera della Regalità. Morì a Cariati (CS) il 24 Febbraio 1995. La cerimonia – riferisce testualmente una nota di Antonio Capano, direttore dell’ufficio comunicazioni sociali della Diocesi - avrà carattere pubblico e sarà preceduta dalla recita dell’Ora Sesta. Si tratta di un momento strettamente giuridico, ma non solo. Mons. Marcianò, infatti, nell’annunciare al popolo di Dio la conclusione dell’iter diocesano della Causa a distanza di tre anni dalla sua apertura, afferma come questa rappresenti un «solenne momento di festa ed occasione per tutti e ciascuno ad essere interiormente mossi per un rinnovato amore a Dio e alla Chiesa, imitando Gesù Cristo che con il Padre e lo Spirito è proclamato il solo Santo». Il materiale raccolto dal Tribunale, sarà consegnato alla Congregazione per le Cause dei Santi. Si tratta delle dichiarazioni dei testimoni proposti dal Postulatore, don Giuseppe Praticò, e dei testimoni citati d’ufficio per iniziativa del Tribunale stesso. Oltre questo, alla Congregazione saranno trasmessi i documenti allegati alla relazione della Commissione Storica. Tutto ciò sarà utile per l’accertamento della “fama di santità” che, insieme alla vita e l’esercizio eroico delle virtù, costituiscono l’oggetto dell’Inchiesta Diocesana. Le testimonianze spontanee fatte pervenire all’Ufficio della Postulazione, chiaramente tratteggiano la figura del Servo di Dio come uomo e presbitero veramente e profondamente innamorato di Dio e della gente, che ha sempre vissuto il suo impegno pastorale in povertà di spirito senza nulla anteporre al Signore ed alla salvezza del popolo di Dio affidatogli. Pregevoli ed elevate le sue qualità umane e spirituali: si caratterizzava per un forte spirito di amore alla preghiera ed una grande saggezza ed umiltà, impregnate di un’autentica semplicità evangelica.

di Redazione | 24/03/2011

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