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Proseguono le attività dell’Associazione nazionale il Cittadino. Ora il sodalizio presieduto da Francesco Iapichino è impegnato in una campagna di sensibilizzazione mirata a creare i presupposti di sviluppo socio economico delle comunità italiane. Il professore Iapichino, infatti, in quanto presidente de “Il Cittadino” e vice- coordinatore della Sibaritide dell’Associazione “Fare Ambiente”, ha lanciato un input di grande valenza sociale: accorpare i piccoli comuni, precisamente quelli fino a 5 mila abitanti, e creare un unico centro di riferimento territoriale. <<In un periodo di crisi economica globale>>, ha sottolineato il referente de “Il Cittadino”, << è necessario attuare tutte strategie in grado di offrire un risparmio concreto della spesa pubblica>>. Dunque, <<come si stanno ridimensionando le scuole, sopprimendo alcune comunità montane, sarebbe opportuno accorpare i piccoli comuni>>. Il presidente del sodalizio che mira alla tutela dei cittadini propone, quindi, di <<formare un’area urbana di congrua consistenza, in modo da offrire ai propri cittadini servizi qualitativamente migliori>>. Un’azione di questo genere comporterebbe un risparmio sulla spesa, una riduzione notevole di tanti organismi, e al contempo consentirebbe ai rappresentanti delle nuove aree di avere una maggiore forza contrattuale. Il professore Iapichino, per di più, ha sottolineato che <<la creazione di un’unica grande area consentirebbe di avere più risorse da poter investire nel territorio di competenza. In ogni attuale comune si potrebbe eleggere un consiglio di quartiere, o di circoscrizione>>. Infine Iapichino mette in luce che i comuni montani si stanno spopolando, e questo rappresenta <<un segnale allarmante: i giovani, nuovamente, lasciano il proprio paese di origine per cercare lavoro altrove. Con l'aggregazione dei comuni, si potrebbero creare nuovi posti di lavoro, migliorare il turismo, avviare valide strutture. Opportunità che, spesso, ai piccoli comuni vengono, negate>>.