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Rossano (Cosenza) - Tre proiezioni per la prima nazionale di “Liquirizia: le tue radici”. Un nuovo volto per la cinematografia: Vincenzo Sapia


di PIER EMILIO ACRI - Ben tre rappresentazioni per la “prima” nazionale del cortometraggio “Liquirizia: le tue radici”, diretto dal regista cosentino e rossanese d’adozione Renato Pagliuso, che è anche l’autore della sceneggiatura,  prodotto da “Ali Libere”, associazione socio-culturale presieduta da Anna Patrizia Uva. Gremito in ogni ordine di posti  il Cinema-Teatro “San Marco” di Rossano Scalo in tutt’e tre le proiezioni per la prima di un lavoro unanimemente apprezzato per la sceneggiatura, per le riprese, per le musiche originali, per la fotografia e per le ottime interpretazioni di tutto il cast. La soddisfazione del pubblico è stata riassunta dal sindaco di Rossano Francesco Filareto per un’opera degna di essere proiettata in tutte le sale cinematografiche del mondo, che pone al centro i rapporti di fratellanza fra i popoli, allorquando il protagonista mescola la terra del suo Paese d’origine con quella di Rossano; che si occupa del problema dell’emigrazione e dell’integrazione razziale. Commoventi le interpretazioni dei protagonisti: Sohaile Dine (il ragazzo marocchino) e Vincenzo Sapia (il custode della fabbrica di liquirizia), che ha dimostrato una non comune bravura. Una storia bella, che scorre come il succo di quella liquirizia onore e vanto dell’industria calabrese in generale e rossanese in particolare. Di quei bastoncini profumati presenti nei momenti cruciali del cortometraggio e che danno quel tocco di magia all’opera di Pagliuso. Anche la famigerata “106” Jonica, meglio conosciuta come la “strada della morte” ha la sua parte nella trama. Applausi calorosi per tutto il cast, presente alla “prima”, ad eccezione del piccolo protagonista, trattenuto in Marocco per motivi di studio. Applausi per tutti gli altri protagonisti: Totonno Chiappetta, Mina Harrai, Pino Torcasio, Marco Silani, Placido Bonifacio, Marisa Casciaro, Azoine Dine, Monica Rovito, Teresa Falsetti, Yassine Dine, Maurino Chiappetta, Mashooq Alì, Nino Curia, la piccola e bella Denise Sapia.  Al termine della prima proiezione, oltre al Sindaco di Rossano, hanno preso la parola il consigliere regionale Giuseppe Caputo,  il deputato al parlamento nazionale Giovanni Dima e il consigliere provinciale Giuseppe Antoniotti, tutti stupiti per la bravura dell’attore Vincenzo Sapia. “Totonno” Chiappetta, da par suo, in poche battute ha dato risalto al valore del cinema vero, di quel neorealismo messo in pratica dal regista Pagliuso e che è stato un punto di vanto in nel secondo dopoguerra per la cinematografia italiana. Splendido l’intervento introduttivo dell’attore, e non solo, Placido Bonifacio, che ha fatto penetrare il pubblico in un’opera che fa onore alla cinematografia italiana e che farà ancora parlare di sé. Il cortometraggio è stato impreziosito dal patrocinio dell’Universitas Sancti Cyrilli, dell’Ordo Byzantinus Sancti Sepulchri, della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza, del Comune e della Pro Loco di Rossano. Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada. Importanti e determinanti per il successo del cortometraggio Pino Perri (montaggio), Mirco Sgarzi (direttore della fotografia), Tony Perri (musiche originali), Rita Andretti (aiuto regista), Futuratittaferrante (scenografo trucco), Damiano Fontanabona (fonico), Vincenzo Sapia (direttore alla fotografia), Francesca Catalano (assistente alla produzione), Mavi Mercuri (segretaria di edizione), Daniele Menditto  e Alfredo Curia (runner), Fernando Zaccaro (attrezzista), Fausto Morini (grafica) e Alfonso Martino (fotografo di scena). 

di Redazione | 16/01/2011

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