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Reggio Nell'emilia (Reggio Emilia) - Il 15 gennaio inaugurazione mostra di Enzo Silvi


“Un’ars magna pingendi: un’arte della pittura come scienza combinatoria di forme, idee e colori che guidi verso l’unità della conoscenza e dell’armonia universale.” Con queste parole, Massimo Mussini sintetizza la ricerca pittorica di Enzo Silvi, l’artista  reggiano che vanta, tra l’altro, - riferisce testualmente una nota dell’Ufficio stampa del Comune di Reggio Emilia - la partecipazione nel 1986 alla Biennale di Venezia. A questo protagonista della pittura, attento a sostenere le proprie scelte pittoriche nei termini di una processualità lenta, appartata ma consapevole, i Musei civici di Reggio Emilia dedicano una importante esposizione che sarà inaugurata sabato 15 gennaio, alle ore 17, nei Chiostri di San Domenico di Reggio Emilia. La mostra “ENZO SILVI - L’Opera dipinta - 1975/2010” - realizzata con il contributo di Gamma Meccanica e HCh Healt Care Help – consiste in un’ampia rassegna retrospettiva che presenta una selezione, dagli anni settanta ad oggi, del lavoro del pittore reggiano da sempre impegnato a indagare il rapporto tra arte e alchimia, spaziando nel vastissimo territorio dell’immaginario individuale e collettivo. Centocinquanta opere, per documentare l’intrecciarsi di diverse fasi, di differenti riferimenti culturali (in primis, Marcel Duchamp e Carl Gustav Jung) e per raccontare il formarsi ed evolversi di universi formali a volte vagamente narrativi, ma più frequentemente aniconici, realizzati sempre in un rapporto di continuità con la tradizione della pittura, sperimentando nuove e più luminose variazioni di colore e distillando spunti immaginativi inediti. I diversi cicli pittorici realizzati, fino alla recente serie dei Paesaggi mistici e dei  Cuori, sono caratterizzati dalla partecipazione a temi e simbologie di carattere alchemico e costituiscono il fulcro per una riflessione sull’arte come strumento comunicativo e creativo autonomo e sulla civiltà attuale, sull’uomo contemporaneo e le sue problematiche esistenziali, alla ricerca di una possibile via di salvezza. La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato dalle edizioni Diabasis con la presentazione di Massimo Mussini e una conversazione di Egle Prati.   Nato a Bibbiano (RE) nel 1943, Enzo Silvi si è laureato in Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli studi di Parma. Fondamentali per la sua formazione sono gli anni Settanta, in contatto con le iniziative culturali e le mostre organizzate dal Centro studi e archivio della comunicazione diretto da Arturo Carlo Quintavalle. Dopo una serie di studi relativi alla psicoanalisi freudiana e junghiana, ha indagato il rapporto esistente tra arte e alchimia, tra uomo e natura, tra spirito e materia, una ricerca caratterizzata da una forte ripresa dei contenuti culturali, in controtendenza rispetto l’attuale fase dell’arte contemporanea tesa alla ricerca di novità formali del linguaggio. I lavori di Silvi sono viaggi nei campi inesplorati della conoscenza e vanno intesi come “mappe” da leggere in chiave simbolica. Attualmente vive e lavora a Bibbiano (RE), ha partecipato a diverse mostre personali e collettive tra cui la XLII Biennale d’arte contemporanea di Venezia del 1986. Nel 1990, i Civici Musei di Reggio Emilia hanno allestito una sua rassegna monografica intitolata “L’albero del sole”, presentata in catalogo da Roberto Daolio.

di Redazione | 12/01/2011

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