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<<Voglio iniziare il mio dialogo con Voi tutti, col ricordare due dei tanti eventi a cui ho avuto la fortuna di partecipare questo anno: i cento anni di Nonna Marianna e l’aver tenuto in braccio, nella sala consiliare in occasione della consegna delle “Pigotte” dell’Unicef, Francesco che ha un anno di vita. Un filo unico lega l’apparente differenza di questi cent’anni: la famiglia. Marianna è circondata dall’affetto di figli, nipoti, pronipoti e Francesco è accompagnato dall’amore della mamma e del papà. Guardando a queste due famiglie mi viene da riflettere che, con la loro presenza, testimoniano il valore più assoluto per il quale vale la pena battersi: la pace sociale. I componenti di entrambe le due famiglie sono tutti, consapevolmente, strumenti per costruire quella pace sociale di cui questa nostra comunità ha bisogno. Ed è partendo dalla famiglia che ciascuno di noi deve sentire il dovere di impegnarsi ad essere, per il proprio ruolo, costruttore di pace sociale. Occorre naturalmente sostenerlo questo impegno anche attraverso la formazione di un patto di solidarietà civile capace di diventare proposta operativa. Tutti, proprio tutti, dobbiamo sentire questa esigenza. A cominciare dal Sindaco.  Qualche anno fa mi è capitato di ascoltare, durante una trasmissione televisiva, un collega del Nord che ringraziava il Cielo, svegliandosi la mattina, di non essere il primo cittadino di una città del Sud. Non è una buona dichiarazione d’amore per le altre città, ma neanche per la propria. Lo dico fuor di retorica: sono onorato di essere il Sindaco di Crotone. Una città che amo profondamente e alla quale ho dedicato e sto dedicando le mie forze, con passione e determinazione. E come Sindaco continuerò a battermi affinché i diritti primari della nostra gente vengano garantiti. La compattezza amministrativa sulle questioni che riguardano tutta la comunità è la base di una reale pace sociale. Accanto a questo occorrono le azioni ed il Comune metterà in campo tutto quello che sarà possibile affinché l’azione amministrativa possa incidere profondamente nel tessuto sociale della città. Siamo agli auguri! Buone feste alla Chiesa, a Sua Ecc.za Monsignor Graziani. La casa degli uomini vuole sempre essere casa comune con la Casa del Signore. Buone feste Sig. Prefetto. La ringrazio per essere impegnato, in prima persona, a costruire quella “pace senza condizionamenti” di cui parla, in una sua celebre poesia, un Suo conterraneo. Buone feste al Presidente della Provincia, al Questore, al Presidente del Tribunale, al Procuratore della Repubblica, a tutte le Autorità Civili e Militari ed a tutti coloro che fanno parte delle istituzioni che essi rappresentano. Buone feste al mondo della scuola, ai dirigenti scolastici, agli insegnanti, agli alunni. Buone feste alla stampa ed a tutti i mezzi di comunicazione certo che con il loro delicato compito contribuiranno ad essere costruttori di pace sociale. Un particolare pensiero a quelle famiglie provate da avvenimenti tragici alle quali tutta la comunità di Crotone esprime la propria vicinanza. Buone feste a tutti voi, cari concittadini. Buone feste con tutto il cuore. Uso parole semplici che, spero, arrivino al cuore di tutte le famiglie. Auguro a Tutti Voi un Natale di pace. Vivere serenamente all’interno delle proprie famiglie queste feste significa gettare il seme della pace sociale per l’intera comunità. Questo l'augurio sincero che, con tutto il cuore, rivolgo a nome mio e di mia moglie Gina, a tutti Voi>>.  Peppino Vallone - Sindaco di Crotone