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Cosenza (Cosenza) - Confindustria, un seminario sulla consulenza


“Perché scegliere un (bravo) consulente di management nelle Pmi” è il tema del seminario che si è tenuto presso la sede di Confindustria Cosenza per promuovere un incontro ed un momento di confronto con esponenti della domanda e dell’offerta dei servizi di consulenza. Sono intervenuti Fortunato Amarelli, Amministratore dell’omonima azienda, Sebastiano Caffo, del Gruppo Caffo, Gian Luigi Vecchi, Vice Presidente dell’Associazione professionale dei consulenti di direzione – APCO, Massimiliano Musto, referente territoriale di Assoconsult, associazione delle imprese di consulenza aderente al sistema di Confindustria ed il Presidente degli Industriali cosentini Renato Pastore. Il confronto, aperto da Giuseppina Bruno, componente del Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cosenza, - riferisce testualmente una nota di Confindustria Cosenza - si è incentrato sul ruolo del consulente, dei vantaggi che le piccole e medie imprese possono trarre dal suo contributo e soprattutto dai parametri in base ai quali l’imprenditore può orientarsi nella scelta del “consulente efficace”. Amarelli ha affermato che <<l’esigenza di consulenti per le PMI a volte è stringente soprattutto in materia di certificazioni obbligatorie per le quali è necessario un continuo aggiornamento in ambiti tecnici diversi, dai tributi alle norme sulla sicurezza. Diventa impossibile per l’imprenditore mantenere il passo con l’aggiornamento continuo di normative diverse>>. Vecchi ha descritto come è cambiato il ruolo del consulente nel tempo: oggi il consulente è una persona flessibile, con competenze trasversali che porta conoscenze ed esperienze in azienda. <<Il consulente di direzione – ha sottolineato Vecchi - svolge il difficile ruolo di far emergere le cause di un malessere, di un problema, di qualcosa che l’imprenditore percepisce come negatività in azienda ma non riesce a superare con le sole competenze interne. Ecco perché diventa importante l’esperienza maturata sul campo, operare con standard riconosciuti a livello internazionale, realizzare valutazioni periodiche sull’effettivo lavoro svolto>>. L’imprenditore Caffo ha raccontato del rapporto avuto con consulenti diversi e <<del valore aggiunto apportato da questi ultimi quando, grazie all’esperienza maturata nel settore ed alle competenze specifiche dell’area aziendale in cui va ad affiancare l’imprenditore, il  consulente diventa nei fatti un “bravo consulente”. In questo caso, infatti, l’apporto di conoscenze esterne dà all’azienda risultati evidenti anche nel breve e medio periodo>>. Musto ha ripreso il tema di Caffo sottolineando come le associazioni dei consulenti svolgano un ruolo fondamentale nel dare agli imprenditori  garanzie sui propri associati, consulenti selezionati e continuamente stimolati all’aggiornamento professionale attraverso incontri e seminari. Dal confronto fra gli imprenditori ed i consulenti presenti è emerso che in molti casi i consulenti possono avere un costo inferiore rispetto ad una risorsa interna e che spesso questo costo si trasforma in investimento perché sono i risultati stessi a ripagarlo. Ha concluso i lavori del seminario il Presidente di Confindustria Cosenza Renato Pastore, sottolineando ancora che <<se da un lato le sigle di certificazioni internazionali non sempre danno garanzie, dall’altro le associazioni di categoria in qualche modo possono aiutare gli imprenditori ad orientarsi nella scelta del proprio consulente>>.

di Redazione | 04/12/2010

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