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Pietrapaola (Cosenza) - “L’INTERVENTO” Ventura: i sindaci non possono fare i notai delle piazze


Il Sindaco di Pietrapaola, Giandomenico Ventura, mette in risalto che per lo sviluppo sociale e culturale di un territorio è necessario il confronto e l’interazione fra tutti, soprattutto fra i rappresentanti istituzionali. Di seguito si riporta una dichiarazione del Primo cittadino diramata da Comunicazione e lobbyng Montesanto:<<Nonostante la messa a dura prova di questi ultimi mesi di emergenze, nel sud e nella nostra regione in modo particolare, continuo a conservare un’idea di amministratore pubblico, locale e non, comunque capace, non soltanto di prestare il dovuto ed indispensabile ascolto alle popolazioni, ma anche, qualche volta, di indicare un percorso, un metodo ed obiettivi da raggiungere nel medio e lungo termine. La politica e le istituzioni pubbliche, soprattutto quelle locali, non possono abdicare a quel ruolo di proposta e di programma che loro compete e che su di loro incombe dal giorno stesso della scelta democratica da parte dei cittadini. Altrimenti, si rischia di diventare dei semplici notai e, come troppo spesso accade, notai degli istinti e delle reazioni di piazza, indotte o meno, strumentalizzate o meno dalle elezioni amministrative a breve termine. Ho voluto fare questa premessa, che è e che resta generale, per motivare questo mio invito pubblico alla responsabilità istituzionale da parte di tutti. Questo territorio, oggetto ormai da anni di diverse azioni condivise di mobilitazione e di confronto su problematiche diverse, ha necessità urgente di entrare nel merito di tutti i problemi, mettendo da parte tutte le forme di esasperazione, anche ideologica e di allarmismo preventivo alle quali dobbiamo spesso sottostare, quasi per obbligo di scuderia. Che si parli di discariche e, quindi, del più grave e complessivo problema della gestione dei rifiuti in questa regione, alla vigilia del collasso sull’esempio napoletano; oppure che si parli di qualsiasi altra ipotesi che riguardi o meno la tenuta e lo sviluppo di questo territorio, non è più tollerabile procedere solo sulla spinta degli umori e delle pressioni, spesso indotte, di quanti, probabilmente in buona fede, pensano di poter auto-governarsi soltanto dicendo di no, sempre e comunque ed a tutto. Dovremmo anzi tutto iniziare a confrontarci con il resto del mondo, comparando quanto avviene altrove, anche fuori dall’Italia, per capire davvero se e come rapportarci rispetto a quanto propostoci. Ma senza mettere la testa nella sabbia come gli struzzi o senza dover per forza alzare le barricate rispetto alle richieste, legittime, di confronto tecnico e scientifico su questioni che toccano la salute e la salvaguardia ad esempio delle propensioni, purtroppo perennemente latenti, del nostro territorio al turismo o all’agricoltura. Non dobbiamo avere paura di esigere approfondimenti per capire, ad esempio, come sia possibile, così come avviene altrove, che il governo responsabile dei rifiuti non soltanto non sia da ostacolo al turismo o all’agricoltura ma, addirittura, di questi settori sia fattore strategico di sostegno. Le sfide future che ci attendono come basso ionio cosentino, a partire dalla discussione in atto sia sull’ormai satura discarica in contrada Bucita di Rossano sia sulla costruenda discarica nel territorio di Scala Coeli, in una regione in cui tra qualche mese non ci saranno più discariche utilizzabili, richiedono maggiore confronto e meno populismo interessato, maggiore verifica e meno demagogia, da parte di tutti, rappresentanti istituzionali in primis>>.        

di Redazione | 30/11/2010

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