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di DON MICHELE ROMANO - Il brano del Vangelo di oggi {Lc 14, 15-24}, descrive la Parabola della
"Grande Cena", un Banchetto che diventa "Icona" del Regno di Dio,
anticipazione della gioia e della Comunione eterna con Dio, che viene
offerta a tutti, ma che viene rifiutata, da coloro che si lasciano "distrarre"
dai propri"Beni"
{"Campo"}; "Possedimenti {"Cinque paia di buoi"}; e "Relazioni"
{"Sposalizio"}. Ma ci sia ben chiaro questo: Dio è Amore, ma è anche
Giustizia. Lui non accetta che il nostro cuore, di fronte al suo "lnvito", sia
intasato dalla "Metàstasi dell'Ingratitudine", fa proprio fatica ad
accettarla. Anzi, il Vangelo ci dice che, dopo il rifiuto, viene preso.da un
"moto d'ira", a dire: "rimase adirato" {v 21a}. Se, poi, vediamo nel
parallelo di Matteo, è ancora più spietato, addirittura: "Si impegnò" al
punto da mandare le sue truppe:
... il re si indigna, mandò le sue truppe ... ,
li fece uccidere e diede alle fiamme la loro città" {Mt 22, 7). È chiaro che
questa Parabola, tratta degli "Ultimi Tempi", del "Giorno senza
Tramonto", e che Dio, in vista di questo "Giorno", ha ideato questo
meraviglioso Progetto di Salvezza, invitando tutti al "Banchetto della sua
Mensa!" Quanta stoltezza, in questa nostra "ingratitudine", è una vera e
propria volontà di autodistruzione, di cui Dio non può che dispiacersi.
L"lnvito, vediamo che, in primo luogo, è rivolto a coloro che per la società,
sono considerati gli "invitati d'onore" {che a me, piace definire: I "poveri
Ricchi"!}, ma che, guarda caso, poi rifiutano l'invito, con le motivazioni
che conosciamo: Comprare un campo {= Attaccamento alle cose
terrene!}; Comprare buoi {"Desiderio di tornaconto personale*!}; Sposarsi
{"Relazioni totalizzanti, che possono impedire l'apertura a Dio"!}. Tuttavia,
l'ira del Padrone {Dio}, non è solo un segno di rabbia, ma è anche di
sofferenza e dispiacere per il rifiuto che gli è stato opposto. Ma Lui non si
arrende, anziché chiudersi, estende il suo Invito, ai più Emarginati, i veri
"Ricchi" di Lui: Poveri, storpi, ciechi e zoppi. Questo manifesta sua la
magnanimità e la sua Misericordia, che non esclude nessuno! La sua
"Casa", si riempirà di coloro che, pur "digiuni" di cose materiali, sono
"affamati" delle cose di Dio, che li colmerà dei suoi Beni. Che grande
paradosso: I
"Ricchi", dal cuore ingrato, saranno sostituiti dai "Poveri Ricchi" di
gratitudine, per l'invito ricevuto, e saranno così gioiosi, da sentire subito il
desiderio, di comunicarlo agli altri. Questo spiega, commenterà Papa
Francesco, in una sua Omelia, il significato dell'espressione: "Esci per le
strade ... e costringili ad entrare" (v 23). Non si tratta, certamente, di una
violenza fisica o morale verso gli altri, ma di una forza che attrae, che
contagia, che riempie il cuore del desiderio di condividere con gli altri, la
grandezza, alla quale uno, senza alcun merito, è stato invitato. Quanta
verità, ahimè, che sperimentiamo anche noi, oggi, nel nostro mondo. Ci
lamentiamo che le nostre Chiese stanno "svuotandosi", e non ci
accorgiamo che continuiamo a volerle sempre riempire, di gente che è
troppo presa: dai Campi, dai Buoi, dalle Mogli e dai Mariti.
E poi, ci sono "strade piene" di tutti quei Poveri, che pure sono chiamati al
Banchetto, e noi nemmeno li invitiamo, li chiudiamo fuori, non li
riteniamo degni! Mentre, sono proprio loro che riempiranno la Sala del
Banchetto eterno, sono loro i veri "prediletti del Signore"! Amiamoli,
pertanto, lasciamo per una volta "i Potenti" ("Farisei di tutti i tempi"), ed
accogliamo questi Poveri, prediletti del Signore, perché saranno loro, un
giorno, che potranno aprirci le Porte del Banchetto della Vita, che il
Signore sta preparando da sempre! Perciò, Signore, ti preghiamo: "Non
guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa", fatta per lo più
di Poveri, Emarginati, derelitti, che, tuttavia, hanno tanta "fame e sete"
della tua Grazia. Auguro a tutti di cuore, di trascorre una serena e santa
giornata