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di DON MICHELE ROMANO - La breve pericope del Vangelo di oggi (Lc 12, 35-38), mira a disegnare una nuova "architettura" Cristiana, non solo nei nostri rapporti umani, mettendoci a disposizione degli altri, ma arriva, persino, a "capovolgere" il rapporto Uomo- Dio, che premierà la nostra fedeltà alla vigilanza, fino a farsi "nostro servo": "Li farà mettere a tavola e passerà a servirli" (v 37b). Per accedere a questa sospirata "candidatura", non occorrono chissà quali doti, o titoli accademici, ma il Signore ci chiede soltanto la nostra prontezza, per arrivare a possedere una forte ed umile capacità di "servire". Sarà proprio questa nostra fedeltà, che finirà per "sorprendere" Dio, superando le sue stesse aspettative, al punto che ci incoraggia a non temere, anzi a saper "osare", piuttosto: "Siate pronti..." (v 35a), al punto da favorire in noi tanta creatività e decisionalità, atteggiamenti tipici di chi non si arrende all'abitudine, ma è pronto a "cingersi i fianchi", per esserci e servire! È risaputo che Dio mal sopporta i "pappamolli", gli indecisi ed i rinunciatari, chi non sa prendere, cioè, iniziative: "O con me, o contro di me" (Mt 12, 28); "Siate freddi o caldi ..., i tiepidi li vomito" (Ap 3, 14-20). In questo senso, siamo costantemente invitati da Dio, ad essere persone appassionate
ed impegnate, servi "attenti e vigilanti", con un cuore carico di gioia (Non sete di dominio!), con un animo costantemente grato, anelante a pregustare la "gioia" del Regno. Anche se siamo piccoli e peccatori, siamo, tuttavia, dotati nella nostra libertà, di un grande Dono- Responsabilità: Tocca a noi, infatti, aprire al Signore la porta del nostro cuore, perché se non lo facciamo noi, nessun altro lo potrà fare, essendo una "porta speciale", dotata di una particolare serratura, che si apre solo dall'interno, e solo aprendola al Signore che "bussa", riceveremo il suo plauso e il suo compiacimento: "Beati loro...!" (v 38b). Auguro a tutti di cuore, di trascorrere una serena e santa giornata.